Anche a Rozzano per la tassa sui rifiuti si è passati dalla Tarsu alla Tia, a natura tributaria. Sulla scia di una sentenza della Corte costituzionale del 2009, è stato anche qui necessario provvedere a rimborsare cittadini ed imprese dell’Iva già versata e non dovuta. Il tutto, dal punto di vista fiscale e burocratico, necessariamente accompagnato da una nota di accredito all’indirizzo dei possessori di partita Iva. E su questo punto è caduta quest’estate l’attenzione di Pietro Moro, consigliere Pdl...
L’esponente dell’opposizione ha infatti notato che Ama, la municipalizzata che gestisce il servizio, si è limitata ad informare gli utenti che avrebbero potuto avere la nota di accredito dell’Iva recandosi presso i propri sportelli: “Siamo ai limiti dell’istigazione all’evasione – ha commentato Moro -: è Ama che deve far avere la nota agli utenti, non dire ‘se la volete, venite a prenderla’. Facendo pure perdere anche del tempo negli uffici”.
Ad Ama risulta essere elevato il numero di aziende che hanno fatto richiesta per la nota di credito: a fronte di ciò e per semplificare le procedure – ma probabilmente la segnalazione di Moro ha contribuito in tale direzione – le note di credito saranno inviate per posta elettronica e non con posta tradizionale. E tale procedura sarà applicata anche per i bollettini futuri. Sullo sfondo, la recente riorganizzazione delle funzioni dirigenziali: “Vi è stata – ha aggiunto l’assessore al Bilancio Aristide Rossi – un’accelerazione nel metodo e nell’approccio alla gestione dei servizi tributi e catasto con anche un recupero di risorse economiche. Questo per puntare in futuro verso quel federalismo municipale sbandierato da più parti”.
Nessun commento:
Posta un commento