In questi giorni, nelle regioni del Nord Italia, ci sarà il passaggio alla TV digitale con lo spegnimento della TV analogica. Nelle regioni di Lombardia, Veneto, Friuli, Piemonte (orientale) ed Emilia Romagna, i canali televisivi saranno visibili solo tramite digitale terrestre e dunque bisognerà munirsi di decoder.
Oggi scatta lo spegnimento della TV analogica.
Nelle giornate del 25 e 26 ottobre 2010 lo switch off riguarderà le regioni di Lombardia e Piemonte orientale; dal 27 novembre toccherà alle regioni Veneto, Friuli ed Emilia Romagna...
A comunicare le date dello spegnimento della TV analogica è stato il Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico. Entro il 2012 saranno poi tutte le regioni italiane a spegnere definitivamente il segnale analogico passando al digitale terrestre.
Per poter guardare i canali in chiaro sul digitale terrestre è necessario munirsi di decoder, mentre per i canali a pagamento c’è bisogno di un particolare decoder che sia anche abilitato a ricevere le smart card a pagamento. Per chi ancora non si fosse attrezzato avrà a disposizione ancora pochi giorni, dopodiché non potrà più guardare la televisione, se non munendosi di decoder.
“Il processo di spegnimento della televisione analogica regione per regione prosegue nei tempi previsti ed entro il 2012 in tutta Italia le trasmissioni televisive avverranno esclusivamente in tecnologia digitale” ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani. Se il nuovo titolare del Ministero manifesta ottimismo, di segno opposto sembra essere il parere di Luciano Donato, presidente degli Impiantisti-Antennisti di Confartigianato Ferrara, intervenuto a un incontro promosso nella città estense da CNA e Confartiginato: «Il digitale terrestre non è solo il decoder». Secondo Donato, c’è un ritardo clamoroso sul fronte dell’ammodernamento impiantistico, la gente non è preparata, i cittadini sono stati sommersi da informazioni fuorvianti e semplicistiche e non hanno ancora compreso fino in fondo che sono necessari adeguamenti impiantistici e che non si riduce tutto all’acquisto del decoder: «Siamo in alto mare. Bisogna invece fare sopralluoghi, spiegare come funziona, agire sugli impianti, spesso obsoleti». Seri problemi si registrano ad esempio in Veneto dove in particolare l’intero Bellunese è oscurato.
Particolarmente seria la situazione per le regioni che danno sull’Adriatico a causa delle interferenze delle trasmissioni provenienti da Croazia, Slovenia, Bosnia, Albania e Montenegro. Altri problemi si determineranno nelle zone montuose: il segnale digitale,infatti, a differenza di quello analogico, soffre di un effetto soglia. Questo significa che se il segnale ha una qualità inferiore ad una certa media, allora il canale sarà completamente invisibile. Quando siamo proprio al livello di soglia, l'immagine risulta squadrettata. Il segnale arriva tanto male da non essere sufficiente in alcune zone di montagna, quelle con una caratterizzazione orografica che ostacola il segnale, in queste zone il digitale non arriverà mai e l’unica alternativa, con la scomparsa dell’analogico (che già dava comunque problemi di qualità) sarà l’antenna satellitare.
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