Ne avevamo scritto sull'edizione cartacea di Sì o No oltre un anno fa. Era ottobre del 2008, quando alcuni parrocchiani corsichesi avevano raccolto oltre trecento firme per convincere don Gaetano Fusi, parroco di Santi Pietro e Paolo, della centralissima chiesa che domina il centro storico di Corsico, a ripristinare il suono delle campane del mattino, alle 7.30. Le campane avevano smesso di suonare per le continue lamentele di alcuni cittadini, pare nuovi residenti della zona, che quelle campane proprio non volevano sentirle.
Ma evidentemente a qualcuno non è bastato. E la lamentela si è trasformata in minaccia: al parroco è stata recapitata una lettera firmata in cui l’autore augura a don Gaetano di essere trasferito nel paese più sperduto della Sicilia dove possa ricevere una bella pallottola. Il motivo? Le campane della domenica mattina delle 8 sono insopportabili e durano troppo, oltre sei minuti (non vero: la durata è 5 minuti e 35 secondi per quelle delle 9.30, delle 11, delle 12 e della sera, meno per le prime delle 8).
“Sono davvero amareggiato”, confessa don Gaetano che ha sporto denuncia ai Carabinieri di Corsico e ha parlato della vicenda a tutte le messe di domenica 14 marzo. E, in segno di protesta, proprio domenica quelle campane delle 8 non le ha suonate. Ma non ripeterà questo gesto, le campane torneranno a suonare: “Chiaramente le lascio, anche perché esiste una normativa regionale”...
E infatti il parroco non solo rispetta la tradizione, ma non viola nemmeno le leggi, che sono precise. Le abbiamo riportate nel nostro precedente articolo e le vogliamo ripetere anche questa volta. Lo stesso non ha fatto il Giornale di Corsico a cui, pure, don Gaetano aveva chiesto di pubblicarle.
Siamo andati a cercare tra le leggi della Regione, tra le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana e tra i decreti della Curia milanese.
È la legge regionale n. 13 del 10 agosto 2001 a dettare le norme per l’inquinamento acustico: l’articolo 2, comma 3, lettera m, riconosce per il suono delle campane il principio dell’autoregolamentazione delle confessioni religiose.
Per questo la Cei – come leggiamo nella circolare n. 33 “La regolamentazione del suono delle campane” – ha invitato i vescovi delle diocesi italiane ad assumere provvedimenti appositi tenendo conto “il carattere tradizionale e l’importanza attuale del suono delle campane; il suo prioritario, anche se non esclusivo, significato liturgico e di servizio alla comunità cristiana; la sua appartenenza alla sfera della libertà religiosa; l’esclusiva competenza in materia dell’autorità ecclesiastica; l’opportunità di rispettare il più possibile le legittime esigenze e sensibilità attuali, come sopra evidenziato.
La Diocesi di Milano ci aveva già pensato negli anni Ottanta, come leggiamo nel decreto arcivescovile del 25 novembre 1984 (aggiornato dall’ufficio Avvocatura della diocesi di Milano a marzo 2008 e pubblicato sul sito www.chiesadimilano.it).
Ne pubblichiamo alcune disposizioni: “Ci si asterrà dal suono delle campane durante le ore della notte”, “Si farà eccezione, per il suono delle campane, nelle notti di Natale (Messa di Mezzanotte) e di Pasqua (Veglia pasquale)”. “Il suono delle campane può avere inizio, nei giorni feriali, non prima delle ore 7.30; in quelli festivi, non prima delle 8”. “Questa disposizione è tassativa per la città di Milano; per le altre Parrocchie della Diocesi si raccomanda che essa venga ordinariamente osservata”. “Si raccomanda una vera moderazione nella durata del suono e nell’uso delle campane. Ci si limiti pertanto ad un solo segno di campane, riservando gli eventuali tre segni alla Messa principale delle Solennità”. Tutta la nostra solidarietà a don Gaetano. Con la speranza che chi intende intimidirlo faccia un passo indietro e che i parrocchiani si stringano attorno alla propria guida.
Esprimo la massima solidarietà a don Gaetano. Si può esprimere dissenso, ma certi toni non sono assolutamente inacettabili!
RispondiEliminaLe minacce no, mai.
RispondiEliminaPerò il buon senso dovrebbe riguardare proprio tutti. Chi si lamenta potrebbe essere gente che, per i più svariati motivi, a quell'ora vuole dormire e 5 minuti di campane sono tanti... Purtroppo quell'età felice in cui non ti svegliano nemmeno le cannonate (o le campane) passa...poi ti sveglia anche il volo di una mosca.
Insomma: le campane una volta avevano una funzione, oggi che funzione hanno? i (pochi) fedeli che vanno alla messa gli orari dovrebbero già conoscerli.
E allora: per chi suonano le campane?
don gaetano sei forte..... e anch'io la penso come te
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