venerdì 8 ottobre 2010

Pieve Emanuele - Ape, ultimi mesi di caos e veleni

Cala il sipario su Ape, la municipalizzata che gestisce i servizi della farmacia comunale e della piscina: lo ha chiarito in modo inequivocabile il sindaco Rocco Pinto nel corso del Consiglio del 27 settembre, quando ha manifestato l’intenzione di liquidare la società già entro la fine del 2010. Questo in osservanza di una legge dello Stato che impone tale condizione ai Comuni con meno di 30mila abitanti. La dead-line imposta dal Governo è il 31 dicembre 2011, ma Pinto intende porre al più presto fine all’esperienza di un modello gestionale che giudica fallimentare...
 

E’ indubbio che i conti di Ape non sono mai stati in pareggio, se non grazie ai continui salvagente economici lanciati dalle varie Amministrazioni. Ma sullo sfondo di questa scelta si agita una furibonda polemica tra l’Amministrazione ed il presidente del CdA di Ape, Francesco Patti. Questi ha recentemente accusato la Giunta-Pinto di aver sostanzialmente lasciato andare alla deriva Ape per tutti i quindici mesi della sua gestione, senza aver preso mai in considerazione le proposte da lui avanzate per rimettere in carreggiata i conti e puntare addirittura ad un bilancio in attivo. A incidere è in modo decisivo la gestione della piscina, con le tariffe che non coprono le spese e con un oneroso servizio di trasporto disabili. Patti aveva immaginato la creazione di una società di secondo livello, ma la scelta di liquidare Ape in pochi mesi rende pleonastico questo ragionamento agli occhi dell’Amministrazione. Il punto è che Patti ha minacciato di cedere unilateralmente al Comune dall’1 ottobre la gestione dell’impianto sportivo e il contratto di servizio per il trasporto disabili, in caso di mancata modifica statutaria di Ape nella direzione da lui suggerita (modifica che, come immaginabile, non pare essere avvenuta). 

Nel frattempo, l’assessore Antonio Cerminara ha fatto approvare una nuova variazione di bilancio con 160mila euro destinati a tappare l’ultima falla nei conti di Ape, ma diversi rimangono i punti in sospeso. Soprattutto sul futuro di farmacia e piscina - e delle persone che vi lavorano. Pinto ha delineato un quadro che si spera non si riveli troppo ottimistico: i dipendenti della farmacia passeranno direttamente al Comune, mentre la società privata che prenderà in carico la struttura sportiva sarà tenuta ad assumere tutti gli attuali dipendenti.

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