Lo sport insegna il “rispetto delle regole”
La promozione dello sport, non solo come dovere di ogni amministrazione locale, ma anche come principio cardine nella formazione e nella crescita “sana” di ciascun bambino e bambina rappresenta una delle priorità che abbiamo voluto indicare chiaramente nel programma di governo per il prossimo quinquennio. Perché siamo convinti che lo sport possa contribuire ad accrescere il senso di appartenenza alla comunità e a migliorare la qualità nelle relazioni interpersonali...
La nostra città ha una lunga tradizione sportiva, che è stato possibile costruire, anno dopo anno, anche grazie all'importante contributo di associazioni capaci di coinvolgere, di trasmettere valori e una passione che, per alcuni atleti, è proseguita nel tempo, consentendo loro di raggiungere importanti traguardi nella disciplina scelta.
Corsico ha una ventina di impianti sportivi, di diverse dimensioni e caratteristiche. La loro necessaria manutenzione richiede un impegno sinergico tra pubblico e privato, tra Ente locale, associazioni ed eventualmente soggetti economici disponibili a condividere un progetto per la città e per le nuove generazioni.
Nel programma di governo abbiamo indicato l'obiettivo di individuare “nuove forme di gestione che prevedano una maggiore assunzione diretta di responsabilità da parte delle associazioni fruitrici degli impianti”. Crediamo sia questa l'unica strada percorribile, in una situazione molto difficile nella quale sono stati confinati, in seguito ai recenti provvedimenti governativi, gli enti locali e in particolare i Comuni.
Lo sport, oltre a essere fonte di benessere psicofisico, insegna che vi sono regole da rispettare, qualunque sia la disciplina, individuale o di gruppo, che si predilige. Ed è proprio questo principio cardine che crediamo sia fondamentale perseguire sempre, anche quando si decide di gestire un'associazione sportiva. Dovere imprescindibile di un'Amministrazione locale è garantire una gestione oculata dei soldi pubblici, impegnandosi per una crescita sociale, culturale e sportiva della propria comunità, senza privilegi.
Chi non rispetta le regole, chi non paga i canoni previsti per l'utilizzo degli impianti sportivi comunali non può più utilizzarli. È questo il caso della Us Corsico.
Il Comune ha sempre sostenuto e patrocinato iniziative, manifestazioni e tornei proposti dalla Us Corsico, assicurando un'autonomia gestionale e nelle scelte societarie.
È stata proprio questa società a chiedere, impegnandosi a rispettare i termini della convenzione tra Comune e Comitato campi di calcio, di utilizzare il campo Travaglia, dove si allenavano gli atleti della Polisportiva Giorgella calcio, fallita perché sommersa da debiti anche nei confronti del Comune. Il campo parrocchiale di via Foscolo non era ritenuto più sufficiente.
Negli ultimi due anni, abbiamo ricercato una maggiore collaborazione per gestire in modo più razionale le strutture, ma alcune associazioni sportive non hanno versato le quote dovute al Comitato campi di calcio. Nei primi mesi del 2009, l'Amministrazione comunale ha chiesto alle società risultate debitrici di impegnarsi formalmente con opere strutturali o con un piano di rientro rateale a pagare i debiti contratti e a volturare le utenze. Il presidente della Us Corsico Sabino Alvigi ha rifiutato l'offerta, sostenendo che avrebbe utilizzato solo il campo parrocchiale. La società Trial, invece, ha aderito alla proposta conservando la possibilità di poter fruire dei campi.
Nessuna delle nostre strutture, che hanno alti costi di mantenimento e di manutenzione, può essere utilizzata senza pagare alcunché. D'altronde, chiunque si occupa di sport sa che, attraverso i corsi offerti e gli sponsor, può rientrare delle spese sostenute.
Siamo convinti che sia un esempio di buona amministrazione non assegnare strutture pubbliche a società che risultino debitrici nei confronti dell'Ente locale.
L'Amministrazione comunale
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