Si fanno intensi anche a livello locale i sommovimenti politici del Partito della Libertà che non smentisce di essere nato gracile e quindi esposto a più di una fronda. E questo si verifica anche a Corsico, anche se in questo caso assistiamo ad una scissione, del gruppo consiliare, che tutto può essere definita ma non certo ostile. Anzi il documento sottoscritto da Roberto Andreis, Francesco Grieco e Roberto Tarantola con cui si dà il via al nuovo raggruppamento denominato “Corsico per Berlusconi” non ha nulla in comune con altre scissioni verificatesi qua e là in più o meno aperta polemica con il leader nazionale, prima fra tutte quella dei cosiddetti “finiani”...
Il punto che maggiormente preme ai tre consiglieri è infatti il richiamo alle origini, a quello spirito di novità riformatrice che anche il più benevolo osservatore politico non può negare essersi con il tempo parecchio affievolito, quasi fagocitato e imprigionato dalla politica politicante. Almeno a Corsico Andreis, Grieco e Tarantola vorrebbero invertire la marcia, tornare indietro a quel “nuovo” che rischia di essere un ricordo di entusiasmi lontani.
“Nel 1994, il Presidente Silvio Berlusconi scese in campo, con la costituzione di quel grande nuovo soggetto politico che si rivelò essere Forza Italia, - si legge nel documento - oggi, noi riteniamo importante dare un segnale che vada in quella direzione all’interno dello scenario politico corsichese del Centro-Destra. Nessun tradimento o allontanamento dai valori e dai principi ispiratori attualmente sintetizzati nel Partito del Popolo della Libertà, sia ben chiaro, tuttavia, da parte nostra, guardando al contesto locale, crediamo sia questa l’occasione propizia per lanciare un messaggio chiaro a tutti quei Corsichesi che, ancora oggi, fanno loro quel “vento di cambiamento e di libertà” poco sopra citato”.
Cosa questo possa significare all’interno dei sempre instabili equilibri politici del centrodestra lo dirà il tempo, ma che questa sia anche la conseguenza di una poco felice campagna elettorale alle recenti comunali (e anche della scelta di una candidatura da contrapporre al centrosinistra rivelatasi quanto meno debole come molti avevano previsto) lo dice con chiarezza il documento stesso: “alle ultime Amministrative, la nostra Città è rimasta nelle mani del Centro-Sinistra, malgrado una situazione a noi complessivamente favorevole e che ha visto, infatti, crollare alcune roccaforti rosse a noi vicine” , una constatazione tanto oggettiva e davvero difficilmente smentibile quanto inevitabilmente polemica con le scelte fatte a suo tempo. A questo punto restano a formare il gruppo consigliare PDL Mei, Valastro, Cetrangolo e il candidato sconfitto Pilenghi. Ma di quest’ultimo si vocifera di una possibile futura adesione alla Lega Nord, lo stesso partito che fece non poche pressioni a favore della sua candidatura.
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