Oltre ventimila chilogrammi di pasta prodotta con grano coltivato su terreni confiscati alla criminalità organizzata. Verdura e frutta proveniente, per almeno il 50%, da coltivazioni biologiche. E ancora: lavastoviglie a basso consumo energetico, pannelli fotovoltaici che permettono di produrre il 28% dell'energia elettrica necessaria e un impianto solare termico per l'acqua calda. E poi: furgoni alimentati a metano per il trasporto dei pasti, stoviglie non più gettate, ma disinfettate e riutilizzate. Mentre il cibo in eccesso viene distribuito ad associazioni non profit. Tutto questo è il Centro pasti comunale di Corsico, che ha ottenuto un nuovo riconoscimento...
La serie di “buone pratiche” messa in campo ha, infatti, permesso al Comune di Corsico di conquistare il premio del “Primo bando per la promozione della filiera agroalimentare in Lombardia” promosso da Movimento Difesa del Cittadino, Adiconsum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Consumatori e Unione nazionale Consumatori. Le associazioni che hanno ideato il percorso di informazione-formazione rivolto ai cittadini lombardi e intitolato “Verso l'Expo del consumatore”.
Il premio verrà assegnato a Corsico il 26 ottobre alle ore 10.30 al centro congressi Stella Polare della fiera di Milano-Rho. Parteciperà, su delega della sindaca Maria Ferrucci, l'assessora alla qualità della ristorazione collettiva Nadia Landoni. Nella stessa occasione, riceverà una menzione speciale anche BuonMercato di Corsico.
"Le buone pratiche dell'agroalimentare – spiegano gli organizzatori - è un bando realizzato con l'obiettivo di coinvolgere gli attori della filiera agroalimentare seriamente impegnati nelle politiche di qualità dei prodotti, di sostenibilità e di trasparenza dei prezzi. Creato per promuovere e premiare modelli produttivi e di governance locale improntati all'applicazione di buone pratiche, il bando è stato rivolto agli Enti pubblici e alle realtà produttive - dirette e indirette - del settore agroalimentare lombardo. Il progetto, curato dalle sedi regionali delle associazioni promotrici, è realizzato con i fondi dell’Antitrust.
L'Amministrazione comunale aveva già ricevuto nel 2009 un altro riconoscimento, il “Premio Mensaverde” con la seguente motivazione: “Per la capacità di programmazione del servizio e l’incisività con cui vengono affrontati molteplici aspetti ambientali e sociali”.
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