mercoledì 21 luglio 2010

Verso Expo 2015 ma non solo - Parte3 - Un tavolo di lavoro per i sindaci della Grande ©ittà


È il sindaco di Assago, Graziano Musella, aprire la serie di interventi dei sindaci e lo fa con il realismo che contraddistingue per forza di cose chi ha l’incarico di amministrare una collettività e di farne anche quadrare i conti: “Fare sistema è importante nel nostro territorio, lo chiedono anche i nostri cittadini: il problema è come intervenire”, esordisce Musella, “I fondi (Por, Pon) ci sono sempre stati, l’Italia li ha usati soprattutto per organizzare corsi di formazione, ma oggi il ministro Tremonti denuncia lo scarso utilizzo di questi fondi infrastrutturali: forse non abbiamo avuto le capacità per realizzare progetti...


Per quanto riguarda i fondi Expo: ho dubbi che dalla Provincia ce ne siano da spalmare sul nostro territorio (quelli a disposizione saranno impegnati soprattutto in città a Milano). L’Expo per noi potrebbe essere soprattutto un’occasione “indotta” per alberghi ed esercizi commerciali”.

Per Maria Ferrucci, da pochi mesi sindaca di Corsico ma con una lunga esperienza amministrativa alle spalle, il punto è proprio quello di rompere l’isolamento dei diversi Enti l’un con l’altro, in buona sostanza la sindaca
di Corsico riporta al centro della discussione la necessità di “fare rete e sistema”: “Il campanilismo, tipico italiano, costituisce uno degli ostacoli maggiori per reperire i finanziamenti. Questo ha creato molte difficoltà.

Invece si potrebbero realizzare progetti importanti: il nostro territorio sta dismettendo un certo tipo di produzione, ma se non vogliamo che le aree si trasformino solo ad uso commerciale, occorre trovare una nuova vocazione (e non può essere solo residenziale, dato che non potremmo adeguare i servizi).
Siamo nel Parco Agricolo Sud Milano, i temi dell’Expo ci riguardano da vicino. E mi piace l’elemento conoscenza come centrale: già la Commissione europea evidenza l’importanza della crescita intelligente per superare la crisi. Quindi sarebbe molto conveniente usare le strutture che abbiamo per creare conoscenza: Corsico però fatica a realizzare la “Casa della Scienza”, che vorremmo, senza la collaborazione degli altri Comuni, da soli non abbiamo la forza per ottenere fondi.
Abbiamo anche l’arteria della Nuova Vigevanese, – conclude Maria Ferrucci – un unicum in Europa: insieme ne potremmo fare un punto di forza, invece per ora è solo un punto di debolezza”.

A sua volta il sindaco di Cesano Boscone, Vincenzo D’Avanzo ricorda che: “Qualche anno fa a Trezzano è stato organizzato un tavolo sul coordinamento dell’Expo, si parlava di 70 mila posti di lavoro disponibili: allora
proposi che almeno 25 mila venissero destinati a chi è stato espulso dal mondo del lavoro. Poi ci siamo trovati per un altro tavolo. Nonostante ancora non si sia mosso nulla, non sono rassegnato, non lo sono se “sinergia”
e “sussidiarietà”, rimangono le caratteristiche dell’Expo.
Noi a Cesano stiamo cercando di riottenere dalle Ferrovie un’area dove abbiamo previsto un albergo, proprio nell’ottica Expo. E abbiamo un altro progetto, quello di un Centro Federale dello Sport”.


Il “giro” dei sindaci si chiude con l intervento di Loris Cereda, improntato da un disilluso realismo accompagnato dal desiderio di guardare avanti sapendo cogliere le opportunità a disposizione. Cereda ricorda infatti come fino a pochi mesi fa l 'EXPO era vista come l 'occasione per poter ottenere finanziamenti per i progetti da mettere in campo, un' idea e una speranza che si sono a ffievolite.
Ma, prosegue Cereda, dobbiamo chiederci “che vantaggi possiamo avere dalla contiguità con un evento così grande”. Valorizzazione delle eccellenze, è la risposta che si dà il primo cittadino di Buccinasco.

E cita come esempio di “valorizzazione della contiguità”, la recentissima adesione di Buccinasco al Parco delle Risaie. Ma non solo, il sindaco ricorda anche che a Buccinasco si trovano alcune delle più importanti aziende che operano nel campo dell' illuminazione, un' opportunità da cogliere: “Vorrei fare di Buccinasco la città della luce”, un progetto che prevede percorsi illuminati sui Navigli e convegni in abbinata con un' altra eccellenza del territorio come la ristorazione. Perché il nodo per Cereda “sta proprio nella capacità di elaborare progetti culturalmente validi”.


Ma la tavola rotonda non si chiude solo con affermazioni verbali ma con la progettazione di un percorso concreto: è Renato Caporale che propone la creazione di un vero e proprio tavolo di lavoro, capace, propone a Caterina Praticò, di elaborare in pochi mesi, ci si dà novembre come obiettivo, un progetto comune.
Intanto il prossimo appuntamento è fissato per il 16 luglio con l 'Ufficio di Piano EXPO 2015 spa, che sarà rappresentato dall' Ing. Renzo Gorini, Direttore Infrastrutture e Costruzioni, l 'Arch. Matteo Gatto, Responsabile Progettazione Architettonica e dal Dott. Alberto Mina, Direttore Sviluppo Tema e Relazioni
Istituzionali.


Un' occasione per entrare in sintonia con le linee guida di EXPO e per cogliere l opportunità di svolgervi un ruolo da protagonisti, il “made in Italy” del nostro territorio è pronto a valorizzarsi.

A cura di Maria Ficara
e Fulvio Scova

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