venerdì 16 luglio 2010

Trezzano - Crisi industriale? Il sindaco chiede un confronto

L'obiettivo principale è la tutela dell'occupazione. Preoccupa quindi la comunicazione giunta nei giorni scorsi che la storica ditta Calamari di via Treves intende chiudere la sede trezzanese, che è poi quella italiana del gruppo. “Due giorni fa", sottolinea il sindaco Giorgio Tomasino, "partecipando all'ottava commissione provinciale presieduta da Giuseppe Marzullo sono venuto a conoscenza della decisione della Calamari spa di cedere un ramo d'azienda a una società di Vimercate. Una scelta sulla quale non vi è stato alcun confronto con le istituzioni locali e che coinvolge una quarantina di lavoratori, che sarebbero costretti a trasferirsi...

"Ribadiamo in questa, come in altre occasioni, che è doveroso affiancare a una scelta imprenditoriale un necessario confronto sia con la comunità locale sia sugli effetti che qualunque decisione può avere rispetto al sistema del welfare territoriale e del tessuto economico. Attendiamo un tavolo di confronto con la proprietà e i rappresentanti della Provincia di Milano, che ha condiviso con noi la necessità di affrontare insieme la situazione, presso l'Api”.
Risulterebbero in crescita anche nel trezzanese le realtà industriali che utilizzano come pretesto la crisi economica, anche se hanno commesse e conti in ordine, per procedere con operazioni esclusivamente finanziarie. Un campanello d'allarme che il sindaco e la sua Giunta hanno colto e che non intendono sottovalutare, anche sul piano urbanistico. “Abbiamo in corso il confronto sul nuovo Piano di governo del territorio", precisa il sindaco, "ma vorrei fin d'ora chiarire che alcune situazioni in essere nel passato non è detto vengano confermate con il nuovo strumento di pianificazione”.

Anche se su ogni aspetto è massima la disponibilità al confronto. Così come è stato fatto nelle scorse settimana con Happening, “Questione", dice il sindaco, forse sottovaluta dalla precedente Amministrazione”, o della Maflow.

La società Calamari, fondata nel 1944, opera nel settore dei forni elettrici a induzione per impianti fusori di metalli ferrosi e non ferrosi e la costruzione di impianti di colata continua, orizzontali e verticali, per metalli non ferrosi e leghe, per la produzione di nastri, tubi, vergella e billette. Dall'1 gennaio 2006 ha acquisito la TSI, società brasiliana costituita nel 1994, che oggi opera con il nome di Calamari-Tsi, Tecnologia em Sistemas Indutivos Ltda e serve il mercato brasiliano, del centro e del sud America.

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