martedì 13 luglio 2010

Milano - Vinto il Guiness della Rueda più grande al mondo

Domenica 4 luglio al campo sportivo del Comune di Assago, a due passi da Latinoamericando Expo, è stato vinto il Guinnes della “World’s Largest Rueda” o “Rueda de Casino”. Un altro grande evento organizzato da Latinoamericando in collaborazione con Yamambò Dance School. 
Alle 16.30 di ieri 706 partecipanti erano presenti al punto d’incontro e al loro arrivo hanno cominciato a muoversi seguendo i passi. I ballerini sono giunti un po’ da tutt’Italia perfino dalla Campania, dalla Puglia, dal Lazio, dalla Basilicata, con un unico obiettivo: vincere il Guinnes. La maglia rossa indossata da tutti i partecipanti ha rappresentato, dopo il risultato che ha riempito di orgoglio i possessori, un “c’ero anch’io”... 
Riprendere il record vinto nel 2006, in realtà, è stato facile, in quanto il coinvolgimento e la voglia di vincere si sentiva nell’aria. 

Le coppie che hanno guidato il ballo dal centro dell’enorme ruota erano guidate dal grande maestro cubano Alberto Valdez che, con simpatia e grinta, ha ‘chiamato’ i passi in ordine sparso a ritmo di salsa. 
I ballerini hanno eseguito per 5 minuti, senza sbagliare, figure quali; la “flor”, “sombrero”, “dile que si, dile que no”, performance con nomi originali quanto i movimenti eseguiti. Donne, uomini, giovani, chiunque ne avesse voglia poteva partecipare alla Rueda. 
La presenza del giudice ufficiale della “Guinnes World Record”, Tarika Vara, supportata dai 4 giudici dell’ A N.M.B. (Graziano Poggiani, Andrea Mariani, Oreste Amati, Gianni Cugge), che osservavano molto attenti l’esibizione, non hanno intimidito nè tolto la concentrazione ai ballerini. 

Quindi il momento del verdetto è arrivato, il giudice ha dichiarato :“oggi 4 luglio ho l’onore di consegnare, nel comune di Assago, il certificato alla Rueda più grande del Mondo, che ha raggiunto un record di 706 partecipanti”. Baci, abbracci, salti di gioia, applausi per festeggiare. Tutti insieme, uniti dalla passione del ballo latino. 
Il record della vittoria, dedicato al grande professore Boris Decebal mancato da pochi giorni, è stato raggiunto soprattutto grazie all’amore e all’interesse che tantissimi italiani hanno verso i balli latinoamericani. Tra le scuole partecipanti: “Balla col Sorriso”, “Clalb Timbalaye”,”Cuba Baila”, “Cumbancha Salsera”, “Encanto Club Latino”, “Gioia Latina”, “Latin Gem”, “Maga Dance”, “Raduno 97 El pito dance” “Sol y Luna”, “Yamambo” “Zona Latina”. 

Vicky Nuñez

Cosa è la RUEDA 
La Rueda è un ballo cubano in cui i partecipanti, disposti in cerchio, devono eseguire particolari figure e coreografie richieste dal “Maestro de Rueda” che le “chiama” in ordine sparso seguendo il ritmo della salsa. Per entrare nel Guinness dei Primati è necessario che i ballerini eseguano correttamente le figure per cinque minuti senza sbagliare i passi. La enorme ruota richiede uno spazio notevole visto il numero elevato di partecipanti. Uno spettacolo grandioso e singolare, organizzato da Latinoamericando Expo in collaborazione con Yamambò Dance School di Monika Hohl

Ciao, Monika 
Vengo anch’io ?...No tu no! Si rinnova la canzone di... no! Tu no! 
La risposta era scontata… grazie Renato ma… occorre saper ballare (cavoli… sa che ho ritmo più a tavola che in pista), in ogni caso faccio il tifo. Ecco la mia stretta di mano ad una Scuola (con la S maiuscola) la Yamambò. Che successo ragazzi e quanta allegria in una manifestazione vincente che nasce grazie alla sua determinazione e alla sua capacità di vivere la concorrenza in un modo leale. Generare con successo un evento di grande portata internazionale come la “rueda”, entrando così nel Guinnes dei primati, ha significato che la “concorrenza” direttamente o indirettamente ha concorso alla riuscita dello scopo di cui protagonista era un’altra scuola, un’altra opera, un’altra azienda… bella storia! Potrebbe insegnare alle nostre imprese, sempre meno disponibili, a mettersi insieme, ai nostri comuni e ai loro amministratori: insieme nel rispetto del proprio compito e ruolo per lo scopo del bene comune, un ballo diverso, ma certamente utile. Pragmatica, sempre disponibile a mettersi in gioco, Monika nasce in Italia da genitori tedeschi, non accetta mai di essere coinvolta sia da protagonista o da comprimaria se non dentro una chiarezza di compito, bisogno o necessità… che puntualmente rispetta. Chi la vive da vicino conosce il suo mondo e il rispetto che ha nei confronti delle altre scuole e sale da ballo dove partecipa e si propone come “allenamento” per gli allievi. Insomma è una persona da conoscere come sono da conoscere il suo stretto giro di amici e collaboratori, belli e simpatici non per mestiere, uno diverso dall’altro. Yamambò è il perno che ha fatto girare la rueda, avanti Daniel Escobar, Daniele, Tino, Maurino, Milena, Vittorio, Stefanino, Yaiza… ci vediamo al villaggio Lago Santa Maria nell’isola che… c’è. Un luogo dove la vita non è sogno ma una splendida avventura, che solo l’avventuriero può scoprire. Grazie Monika. 

Renato Caporale

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