"Va dato il nostro più ampio sostegno, come amministratori e amministratrici locali, a quei magistrati e investigatori che hanno avuto il coraggio e l'energia di far emergere una struttura diversa della 'ndrangheta rispetto a quella fino a ora conosciuta”, questo il primo commento di Maria Ferrucci, sindaca di Corsico, dopo la maxi operazione contro la ‘ndrangheta che questa mattina ha portato a 300 arresti in tutta Italia, compresa la nostra regione. Le fa eco il sindaco di Cesano Vincenzo D’Avanzo: “L'operazione di oggi contro la 'ndrangheta rafforza la convinzione che la criminalità organizzata è fiorente laddove vi sono sponde politiche consenzienti”. Entrambi parteciperanno alla Fiaccolata della Legalità, organizzata dal Partito democratico giovedì 22 luglio a partire dalle 21 (ritrovo di fronte al parcheggio di via Libertà). Oltre a loro, l’onorevole Laura Garavini, capogruppo Pd in commissione parlamentare antimafia, Roberto Cornelli, segretario Pd metropolitano e il sindaco di Rozzano Massimo D’Avolio...
Dalla Calabria alla Lombardia, dunque, dalla punta depressa dello stivale alla nostra regione ricca e produttiva. Arresti per reati di vario tipo, associazione di tipo mafioso, traffico di armi e stupefacenti, omicidio, estorsione, usura e altri reati gravi. E, ancora, sequestri di beni mobili e immobili per decine di milioni di euro. Le indagini sono state coordinate dalle procure distrettuali antimafia di Milano e Reggio Calabria e hanno consentito di documentare la gestione delle attività illecite in Calabria e le infiltrazioni della 'ndrangheta nel nord Italia, dove stava estendendo i propri interessi illeciti in diversi settori economici.
Arrestato il direttore sanitario della Asl di Pavia, Carlo Antonio Chiriaco, ma anche un imprenditore edile del pavese e un biologo e imprenditore di Novara. Indagati anche amministratori pubblici, come l’assessore comunale di Pavia Pietro Trivi (per corruzione elettorale) e Antonio Olivierio, ex assessore provinciale milanese (per corruzione e bancarotta). Ma sono coinvolte anche le forze dell’ordine (tra gli indagati ci sarebbero anche quattro carabinieri di Rho).
"Chi intende assumere ruoli pubblici”, ha commentato D'Avanzo, “e quindi si candida, qualsiasi sia il tipo di istituzione e di incarico che andrà a ricoprire, deve essere disposto a sottoporti a un check-up completo. I cittadini hanno bisogno di rappresentanti onesti, competenti e di rigore. Un modo per ottenere questo potrebbe essere quello di istituire un albo degli amministratori pubblici, affinché ci sia un controllo preventivo su chi intende candidarsi". Il sindaco di Cesano, tra i promotori di un progetto per garantire una prospettiva a coloro che hanno perso il posto di lavoro affinché abbiano la precedenza nelle assunzioni per l'Expo 2015, non nasconde la sua perplessità anche sull'esposizione internazionale e sui risvolti che sta assumendo, soprattutto dopo la conferma che la 'ndrangheta abbia messo le mani anche qui. "C'è un fenomeno sul quale è bene che si indaghi perché, nonostante il grande caos e la brutta figura che stiamo facendo a livello internazionale, sull'Expo stanno fiorendo progetti, proposti da diversi soggetti, che rischiano di finire in una bolla di sapone, con un grande spreco di risorse pubbliche".
“Speriamo si vada avanti”, ha concluso Maria Ferrucci, “perché siamo sicuramente preoccupati del livello raggiunto nella commistione tra i diversi livelli della società, compresa la politica e l'economia, con la criminalità organizzata. Occorre tenere sempre gli occhi ben aperti e mettere in atto sistemi da una parte di protezione delle istituzioni pubbliche e dall'altra di diffusione della cultura della legalità".
Speriamo che questa operazione rappresenti l'inizio del declino della n'drangheta!!!
RispondiElimina>Speriamo che questa operazione rappresenti l'inizio del declino della n'drangheta!!!
RispondiEliminache sciocchezza, la criminalità organizzata è fisiologica nel capitalismo, non potrà mai essere eliminata se non si abbatte il sistema e il mercato! questo l'ha scritto marx quasi 200 anni fa. le mafie italiane infatti sono irrilevanti rispetto alle organizzazioni dei grandi paesi capitalistici come cina, russia e giappone. addirittura negli stati uniti, non potendo sconfiggerle, le hanno legalizzate col sistema delle lobbies! cosa che stanno facendo ormai anche a bruxelles.
Fiaccolata della legalità!!!
RispondiEliminaPura retorica!
Ma fateci il piacere di fare bene il vostro lavoro!