E’ iniziato martedì 13 luglio il processo in tribunale per la tristemente nota vicenda dei “fratellini di Basiglio”, i due minorenni allontanati per sessantanove giorni dai genitori quando nella primavera del 2008 fu scoperto un disegno pornografico sotto il banco della bambina, che avrebbe lasciato intendere un’attività erotica tra lei e il fratello sotto lo sguardo di mamma e papà. Sospetti terribili, ma fu presto chiaro che il disegno era stato realizzato da una compagna di classe, forse per fare un dispetto...
Ma ormai era scattato inesorabile il meccanismo che avrebbe condotto i due ragazzini in comunità. Cinque gli imputati: la preside e due docenti accusate di aver taciuto la vera origine del disegno, lo psicologo dei Servizi alla famiglia del Comune di Basiglio che avrebbe causato verbalmente lesioni personali al figlio più grande, l’assistente sociale per avergli detto: “se tu mi dici la verità e cioè che facevi sesso con tua sorella torni a casa, altrimenti rimarrai a lungo in comunità”.
Ma ormai era scattato inesorabile il meccanismo che avrebbe condotto i due ragazzini in comunità. Cinque gli imputati: la preside e due docenti accusate di aver taciuto la vera origine del disegno, lo psicologo dei Servizi alla famiglia del Comune di Basiglio che avrebbe causato verbalmente lesioni personali al figlio più grande, l’assistente sociale per avergli detto: “se tu mi dici la verità e cioè che facevi sesso con tua sorella torni a casa, altrimenti rimarrai a lungo in comunità”.
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