lunedì 19 luglio 2010

Cesano - La Sacra Famiglia oltre le mura

“Partecipare al Meeting di Rimini è per noi una grande occasione, sia per farci conoscere che per ricordare al mondo che esiste anche la disabilità”. Monsignor Enrico Colombo, presidente della Fondazione Istituto Sacra Famiglia, non ha dubbi: la kermesse d’agosto che si terrà a Rimini è un’opportunità troppo grande per essere trascurata. Per questo, per il secondo anno di fila, ha dato il suo beneplacito alla partecipazione dell’Ente. “I ragazzi disabili hanno il diritto di essere curati ed assistiti e di avere accanto persone che li aiutino a vivere con serenità”, continua il Monsignore, “la nostra Fondazione è nata nel 1896 ma noi non ci sentiamo vecchi: ogni giorno ci impegniamo per i nostri ospiti, ma abbiamo bisogno anche dell’attenzione e dell’aiuto del resto della società. E quindi, di farci conoscere anche oltre le mura”...



La Fondazione Istituto Sacra Famiglia parteciperà al Meeting per l’amicizia tra i popoli che si terrà a Rimini dal 22 al 28 agosto 2010. Il tema di quest’anno è “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”. Con oltre 700 mila presenze il Meeting di Rimini è il festival estivo di incontri, mostre, musica e spettacolo più frequentato del mondo. Esiste dal 1980, ha luogo ogni anno e si svolge l’ultima settimana di agosto. Ma soprattutto rappresenta una grandissima occasione di incontro tra persone di fedi e culture diverse, nella certezza che luoghi di amicizia fra gli uomini possano essere l’inizio della costruzione della pace, della convivenza e del bene comune. Una posizione umana e culturale che ha origine nell’appartenenza all’esperienza cristiana.

“Qualche anno fa”, racconta padre Giuseppe, frate Cappuccino dell’Ente e riferimento della squadra che andrà a Rimini, “mi è capitato d’incontrare un gruppo di ragazzi e di catechisti di una parrocchia poco lontana dal nostro Istituto. Alla domanda fatta ai bambini ‘chi conosce l’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone?’, solo una ventina ha alzato la mano. Ma la mia meraviglia si è accentuata quando ho ripetuto la stessa domanda ai catechisti: solo in due conoscevano vita e attività dell’ISF. Questo mi ha fatto molto riflettere. La Fondazione Istituto Sacra Famiglia ha una lunga storia: è vero che è conosciuta da molti, tuttavia in un mondo sempre più grande, che viaggia a grandi velocità e con confini che vanno ben oltre ai singoli Paesi, si sente la necessità di trovare un luogo dove gli incontri siano più ampi, numerosi e si trasformino in conoscenza e amicizia. È per questo che abbiamo iniziato questa avventura: lo scopo è di incontrare e farci incontrare dalla gente, raccontando chi siamo, la nostra storia e le nostre attività. Tale idea è divenuta progetto e si sta realizzando grazie alla fiducia che presidente e direttore hanno accordato. Così, si è formato un gruppo, sotto la guida dei nostri Frati, che volontariamente ha accettato di lavorare allo stand”.

Il gruppo che parteciperà alla manifestazione è ricco per la prima volta di amici delle filiali, di colleghi immersi sul territorio. Così, si è deciso di darsi questo titolo: “L’ISF oltre le mura”. L’occasione del Meeting, infatti, servirà per raccontare come si è espanso l’istituto, quali esperienze sono state fatte, che obiettivi ci sono. In questo modo presso lo stand ci sarà l’alternarsi di amici di varie filiali e del territorio. Saranno mandati filmati in sequenza continua che illustreranno ciò che vivono e fanno i ragazzi della Fondazione Sacra Famiglia, sia nella sede centrale sia nelle filiali, aiutati dalla creatività del personale che quotidianamente li segue. Il lavoro è molto ma l’entusiasmo non manca sia per chi ha voluto ripetere gratuitamente, nel proprio tempo libero, l’esperienza di testimoniare il senso del nostro lavoro, sia per chi si è unito per la prima volta.

“Il Meeting è una specie di piccolo mondo che riesce ad ospitare realtà tra le più differenti lasciando che ognuna si esprima e interagisca con tutto il sistema”, racconta la dottoressa Chiara Zuccarini, medico pediatra al reparto Santa Maria Bambina dell’Ente. “È veramente l’amicizia tra chi è presente che rappresenta il motivo di fondo per andarci: persone che non si conoscevano prima diventano in questa occasione colleghi disponibili a condividere le fatiche e le problematiche, anche le più tecniche. Tutti hanno il desiderio di confrontarsi e trovare uno spazio di ascolto e aiuto, cercano in un rapporto con una grande Fondazione come la nostra un approdo per essere supportati nella difficoltà che incontrano ogni giorno nella gestione dei loro figli. Abbiamo riscoperto che se si vuole continuare e trovare forze ed energie per mantenere viva la Fondazione, non si può fare altro che riscoprire e far brillare il carisma del fondatore, Mons. Domenico Pogliani da cui è scaturita tutta l’opera. La nostra non è un’azienda nata per produrre qualcosa, ma un’opera, cioè una realtà costruita dall’uomo per l’uomo, con uno spirito di carità che non deve e non può essere dimenticato”.

La Fondazione Istituto Sacra Famiglia è un centro di accoglienza e riabilitazione per disabili psicofisici gravi e gravissimi di ogni età e un centro di servizi socio-sanitari per anziani non autosufficienti. È nata a Cesano Boscone nel 1896 e ha sette filiali dislocate tra Lombardia, Piemonte e Liguria. Accoglie circa 1400 disabili, ospita oltre 350 anziani non auto-sufficienti, ha oltre 1700 dipendenti. Ha erogato in un anno più di 45 mila prestazioni domiciliari e ambulatoriali.  Nel 2008 sono state avviate tre nuove strutture: a Varese Casbeno, a Settimo Milanese e a Inzago. Il principio guida che anima il lavoro della Fondazione è di rinnovarsi mantenendo salda la propria identità nella dottrina sociale della Chiesa Cattolica e restando fedeli alla propria scelta originaria: quella di occuparsi degli “ultimi” e degli “ultimissimi”, dell’handicap grave e gravissimo, con spirito di carità. Da oltre 110 anni quindi la Fondazione Istituto Sacra Famiglia si prende cura, assiste, riabilita persone affette da gravi fragilità, garantendo cure continuative a utenti con disabilità cognitive e ad anziani non autosufficienti. Inoltre in Istituto esiste un filo conduttore dalle origini fino ad oggi, relativamente all’animazione religiosa, rivolta alle persone con disabilità. L’inserimento stabile di una comunità di Frati Cappuccini ha impresso una significativa evoluzione alla metodologia dell’animazione religiosa e della catechesi dedicata alle persone con ritardo mentale privilegiando la “presenza accanto” all’ospite. Sono nati, in collaborazione stretta col personale dell’istituto, vari momenti di animazione religiosa, catechesi ed animazione che in termini di metodologia sono assolutamente unici in Italia. A Rimini la Sacra Famiglia sarà presente con un suo stand e con un gruppo di medici, responsabili di reparto, terapisti, educatori.




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