Oggi, mercoledì 28 luglio (con probabile seconda convocazione per domani, giovedì 29) andrà in scena un evergreen della politica assaghese, con un Consiglio comunale convocato in assetto balneare per approvare tuttavia questioni di una certa rilevanza (in questo caso nientemeno che l’assai dibattuto piano viabilistico). Intanto, qualche appunto sulla penultima convocazione, tenutasi due settimane prima. A dominare, è stata la questione del bando per la realizzazione di settanta abitazioni presso la Bazzana inferiore, da destinare alla vendita in edilizia convenzionata...
L’iniziativa fu intrapresa dalla Giunta di Domenico Raimondo nell’aprile del 2008, con una convenzione che imponeva precisi vincoli all’operatore assegnatario, come quello di dare la precedenza nella vendita alle famiglie assaghesi di nuova formazione. In due anni, oltre al cambio di Amministrazione, ci sono stati due ricorsi al Tar che hanno portato solo pochi mesi fa all’assegnazione definitiva alla Pfb di Milano. Ma Raimondo, sulla scia di alcune segnalazioni da parte di cittadini, ha portato alla luce una situazione con qualche cono d’ombra da chiarire: già da gennaio, con l’assegnazione ancora congelata dal secondo dei due ricorsi, questa società avrebbe iniziato a vendere gli appartamenti. “Come Comune e parte in causa, abbiamo il dovere – ha spiegato il leader della minoranza - di chiedere a questa società conto di ciò che sta succedendo e di verificare che la lista degli assegnatari rispetti i requisiti della convenzione”. “Ci siamo ritrovati a maggio – ha rassicurato l’assessore Francesco Pagliuca – a ridiscutere con questa società condizioni ancora più favorevoli per gli assaghesi. Quindi escludo che potessero avere già venduto delle case a gennaio. Se con qualcuno hanno ritenuto di sostenere il contrario, chi vuole si senta libero di andare a denunciarli per questo”.
“Mi rifiuto – ha aggiunto il sindaco Graziano Musella – di fare come un gendarme cubano sulle questioni private di questa società. A tempo debito sarà, come naturale, verificato il rispetto dei termini della convenzione”.
A proposito di Musella. Incalzato da Raimondo, il primo cittadino è tornato sulla spinosa polemica legata al suo notevole accumulo di cariche pubbliche (neopresidente di Amiacque, consigliere provinciale del Pdl e membro di quattro commissioni, presidente di Mea, consigliere di Metropolitane milanesi, membro del consiglio direttivo di Federutility, membro di due commissioni del Consiglio nazionale dell’Anci): “Sulle mie cariche e sui compensi – ha detto – la sostanza è quella apparsa sulla stampa ed è inutile ripetersi, sono dati che si trovano anche su internet. Ad ogni modo, la moralità sta anche nel saper gestire bene la cosa pubblica. Nelle società a me affidate ho sempre svolto il mio ruolo in modo ineccepibile. Se anche gli incarichi sono politici, vanno a premiare la professionalità e si integrano tra loro. Presto, comunque, ci saranno risultati tangibili che i cittadini potranno valutare”. “Continuo a pensare che sia difficile riuscire a gestire tutto bene” – ha ribattuto Raimondo. Ma l’ultima parola è stata del primo cittadino: “Trascorro molto tempo in Municipio, anche più di qualche mio predecessore che non aveva abbandonato il proprio lavoro...”
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