Oltre 1.400 partecipanti, 900 imprese rappresentate, 35 esponenti istituzionali di diversi Paesi, 10 organizzazioni internazionali presenti, 200 incontri business to business tra imprenditori che hanno stretto intese per creare nuove imprese o partnership per entrare in nuovi mercati.
Questi i numeri del Forum Economico e Finanziario per il Mediterraneo alla cui sessione conclusiva è intervenuto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.
Il concetto di rete è stato centrale in questo Forum - ha detto il presidente Formigoni - in cui le Istituzioni non solo hanno ribadito l'importanza di network fatti di rapporti diplomatici, contatti, intese e scambi, ma hanno anche creato le premesse per lo sviluppo di altre reti: commerciali, produttive, finanziarie, accademiche e di ricerca, culturali"...
Il concetto di rete è stato centrale in questo Forum - ha detto il presidente Formigoni - in cui le Istituzioni non solo hanno ribadito l'importanza di network fatti di rapporti diplomatici, contatti, intese e scambi, ma hanno anche creato le premesse per lo sviluppo di altre reti: commerciali, produttive, finanziarie, accademiche e di ricerca, culturali"...
Per sottolineare l'importanza di consolidare le reti esistenti e svilupparne altre, il presidente Formigoni ha voluto ribadire un auspicio espresso nella giornata di apertura del Forum: "Anche ONG e imprese sappiano fare rete; le une assicurando la loro capillare conoscenza dei territori e dei popoli, le altre puntando su trasferimento tecnologico, sulla condivisione di know how e sulla crescita del proprio capitale umano per promuovere le eccellenze e diffondere sviluppo e competitività".
Il Forum è stato definito un grande successo da Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, che in collaborazione con Regione Lombardia ha organizzato anche questa ottava edizione ospitata nel capoluogo lombardo. Il traguardo da raggiungere è l'istituzione di un Centro per le Piccole e Medie Imprese Euromediterraneo, al servizio di tutti i Paesi che hanno già stabilito rapporti bilaterali e intendono incrementare gli scambi commerciali e tecnologici, oltre che di capitale umano e di capitale finanziario. Un'idea appoggiata e condivisa dal Ministro degli Esteri Franco Frattini, intervenuto a conclusione dei lavori.
"E' un'azione concreta - ha detto il Ministro - e soddisfa il bisogno di mettere a disposizione della rete tra i Paesi della riva Sud e della riva Nord del Mediterraneo uno strumento agile, non burocratico, certamente sostenuto dal governo italiano".
Questo Centro potrà svolgere un ruolo fondamentale nei rapporti tra Europa e Mediterraneo, come ha evidenziato anche il presidente Formigoni: "L'Italia, in virtù della sua posizione strategica che consente la possibilità di scambi energetici tra il Nord (Europa continentale) e SUD (fino all'Africa Sud sahariana)- ha affermato il presidente - ha tutte le possibilità e potenzialità per diventare un futuro hub energetico. In questo scenario la green economy è, specie in questo periodo di crisi, un investimento ed un volano fondamentale per rilanciare l'economia".
Ancora una volta, diventa essenziale il concetto di rete: "Occorre - ha concluso Formigoni - investire nelle migliori tecnologie, favorire lo scambio di conoscenze, mettere in comune le esperienze e le pratiche di eccellenza".
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