martedì 4 maggio 2010

Progetto IPSIA ACLI - Terre e Libertà


TERRE E LIBERTÀ ESTATE 2010:
ALBANIABOSNIAKOSOVO, RUSSIA, ARGENTINA, BRASILEKENYAMOZAMBICO, PALESTINA/ISRAELE



Paola Villa (Presidente IPSIA) e Noemi Tricarico (volontaria IPSIA) presentano il progetto
Terre e Libertà a "Cifre in chiaro", rubrica settimanale di informazione economica del TG3.



IPSIA promuove per l'estate 2010 campi di animazione e campi di lavoro in Bosnia, Kosovo, Albania, Russia, Brasile, Argentina, Kenya, Mozambico, Palestina...

I volontari che vanno nei Balcani si recano per circa 15 giorni in 12 diverse località (divise tra Bosnia, Kosovo, Albania) per fare campi di animazione tradizionale e campi di animazione sportiva con la collaborazione dell'Unione Sportiva delle Acli di Milano.
Per il 2010 fa eccezione il campo a Osatica (Srebrenica) che dura 20 giorni perché unisce alle 2 settimane di attività una settimana di turismo in Bosnia.
I volontari che vanno nei campi extra Balcani si recano per circa 21 giorni in 8 diverse località (divise tra Argentina, Brasile, Kenya, Mozambico e Russia) per fare attività di animazione, condivisione di attività lavorative, turismo responsabile.
Per il 2010 fa eccezione il campo a Betlemme che dura 15 giorni, in cui si concilieranno i momenti di attività con le visite alle realtà più significative del contesto.

LE ATTIVITÀ PRINCIPALI DEL PROGETTO TERRE E LIBERTÀ:
Animazione:
I campi di volontariato di animazione giovanile sono caratterizzati da attività come ban (canti/filastrocche), giochi di cerchio, giochi a squadre, laboratori creativi, corsi di lingua, danza e altro ancora.
L'obiettivo è quello di permettere ai bambini che non hanno la possibilità di andare in vacanza, di occupare parte delle loro estati insieme ad altri bambini e imparando nuovi giochi e conoscendo persone provenienti da altri paesi, per allargare almeno virtualmente la loro conoscenza del mondo.
Animazione sportiva:
L'animazione sportiva ha come obiettivo quello di utilizzare lo sport come strumento di integrazione, crescita e portatore di valori universali, grazie a una valenza unica nel creare gruppo, superare insieme le difficoltà, mettersi in relazione con gli altri, superare i propri limiti.
Inoltre in Bosnia ci sono dei veri e propri campus, in cui alcuni bambini si spostano dalle proprie località di origine e vengono ospitati in tenda per una settimana, facendo attività con i bambini del posto.
Lo spostamento, anche minimo, non è una consuetudine per gli abitanti bosniaci, la cui conoscenza del proprio Paese è limitata all'area in cui vivono e l'accesso alle vacanze o anche solo a un breve viaggio per molte famiglie è ancora un lusso.
Obiettivo del campo è superare questo ostacolo, nella ricerca di un'integrazione che generi riconoscimento dell'altro, alla ricerca di una identità nazionale.
Conoscenza, turismo e condivisione della quotidianità:I campi si caratterizzano per il forte coinvolgimento tra volontario e comunità locale. Il volontario, infatti, è chiamato a interagire con le attività quotidiane (compreso il lavoro) che si svolgono presso la destinazione col fine di conoscere la vita abituale di luoghi per noi lontani non solo geograficamente, ma anche dal punto di vista sociale, comunitario ed economico.
Il volontario è un soggetto ospite del luogo, con cui gli abitanti condividono le loro consuete pratiche, al fine di favorire un costante interscambio culturale.
I percorsi di turismo sono una delle modalità di conoscenza del contesto, attraverso la mediazione di guide locali o dei volontari in Servizio Civile di IPSIA e permettono al volontario una maggiore comprensione del luogo, della cultura e delle tradizioni locali.

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