Difficilmente riusciranno ad evitare il cavolfiore o il merluzzo impanato, due dei piatti più detestati nelle mense scolastiche da generazioni di studenti, ma almeno avranno qualche possibilità di scelta in più: nelle scuole primarie di Valleambrosia e Ponte Sesto i ragazzi fanno pranzo con il self-service. Vassoio in mano fanno la fila proprio come molti dei loro genitori nelle mense aziendali, scegliendo i piatti e poi andando a sedersi con gli amici. Una novità introdotta dall’Amministrazione per ottimizzare le risorse ma anche per responsabilizzare gli studenti sull’importanza delle scelte alimentari...
L’educazione continua dunque anche in pausa pranzo, per ora solo in via Alberelle ed in via Foscolo, ma il proposito è di estendere il meccanismo a tutte le scuole elementari. “L’idea – ha spiegato l’assessore alle Politiche educative Caterina Mallamaci - nasce dalla sintesi elaborata in questi anni con la commissione mensa e il contributo degli studenti del consiglio comunale dei ragazzi. E’ un progetto che viene vissuto dai bambini in maniera attiva, li mette nella condizione di riflettere sull’importanza di non sprecare il cibo e incide positivamente sull’organizzazione della giornata a scuola.
Anche i genitori lo apprezzano e addirittura ci riferiscono che ora i bambini hanno più appetito”. “Il rapporto con il cibo – ha proseguito l’assessore alla Salute Liliana Pugliese - è infatti un fattore soprattutto culturale, che nasce e cresce in famiglia ma anche la scuola gioco un ruolo di primo piano. E’ per questo che il servizio di refezione scolastica riserva una particolare attenzione alle diete equilibrate e ai corretti stili alimentari da condividere con genitori ed insegnanti". “I bambini – è stato il commento del sindaco Massimo D’Avolio - diventano protagonisti attivi e vivono il momento della refezione scolastica con maggiore consapevolezza. Il sistema self service comporta inoltre un minore spreco di cibo”.
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