venerdì 28 maggio 2010

Corsico - Feste senza shopping

Maria Ferrucci l’aveva preannunciato già prima del Consiglio comunale e ieri sera in aula ha confermato l’impegno del Comune di Corsico a non concedere l’apertura delle attività commerciali, salvo eventi eccezionali, il 1 gennaio, a Pasqua, il Lunedì dell’Angelo, il 25 aprile, il 1 maggio, il 2 giugno, il 15 agosto, il 25 e 26 dicembre.
È particolarmente soddisfatta la Federazione della Sinistra che aveva avanzato la proposta di non concedere più deroghe all’apertura degli esercizi commerciali nelle festività, “spinta da un moto di autocritica”, come precisa in un comunicato stampa. Non ha spiegato tuttavia come mai non ci abbia pensato prima e l’autocritica sia arrivata solo dopo il 1 maggio.
La motivazione per la richiesta – accolta – di ritirare le deroghe invece è chiara (e immaginiamo non nata oggi): “garantire un diritto fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori, ultimamente sempre più offuscato da logiche consumistiche”...




La sinistra corsichese ora lancia anche una sfida che superi i confini del proprio comune: “Ci auguriamo che questa decisione contagi molti altri comuni, indipendentemente dall’orientamento politico perché rispettare le festività significa anche rispettare le persone e la qualità della loro vita”.
D’altra parte sarebbe a dir poco assurdo che Corsico rimanesse un’isola: “Tali questioni devono essere affrontate dai Consigli comunali e non dalle commissioni tecniche che, il più delle volte, decidono senza rendere conto al Consiglio. Solo così anche le lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione e del commercio avranno la possibilità di trascorrere con le proprie famiglie almeno le giornate delle festività comandate e, al contempo, tutti gli altri cittadini non avranno la possibilità di farsi tentare dalla frenesia dell’acquisto continuo riscoprendo il valore delle feste” (che una delibera possa stabilire quale sia il valore di una festa ci pare tuttavia un poco sopra le righe). 

Nessun commento:

Posta un commento