venerdì 28 maggio 2010

Corsico - Itis Righi: “Questa riforma serve solo a tagliare”

Le proteste in questi giorni si moltiplicano. Genitori bambini e insegnanti che abbracciano la scuola, altri che si riuniscono a merenda, altri ancora scelgono la forma più tradizionale del corteo. La riforma della scuola insomma preoccupa le famiglie e non solo i genitori dei figli che frequentano le primarie – a rischio le classi del tempo pieno - ma anche quelli degli studenti più grandi. Per esempio di chi frequenta gli istituti tecnici.
A Corsico c’è l’Itis “Righi” che negli anni è diventato un importante centro di eccellenza per il nostro territorio, come dimostrano le numerose richieste delle aziende per i diplomati e anche l’elevato numero di iscrizioni all’università. Anche al Righi però c’è preoccupazione. Ieri sono stati i professori ad organizzare un’assemblea manifestando le loro preoccupazione per una riforma che non riconoscono come tale – “Sono solo tagli” ha denunciato il prof. Aldo Guastafierro – ma anche per il silenzio chiesto da alcune istituzioni. È di qualche giorno fa la notizia della circolare riservata con cui il direttore dell’ufficio scolastico dell’Emilia Romagna, Marcello Limina, invita i dirigenti degli uffici scolastici provinciali a vigilare affinché i docenti non esprimano critiche attraverso dichiarazioni alla stampa...


Eppure anche gli insegnanti sono liberi cittadini e come tali hanno il diritto di esprimere le loro opinioni, il dissenso e la preoccupazione. Più che legittima, oltretutto, se riguarda il proprio lavoro.
“Per decreto all’Itis si impone una riduzione delle ore da 36 a 32 ore, con un conseguente impoverimento della qualità formativa”, ha detto Guastafierro, “non solo: si viene meno ad un vero e proprio contratto stipulato con i genitori e i ragazzi che pensavano di aver iniziato un percorso formativo e avranno una preparazione di gran lunga inferiore a quella dei loro compagni poco più grandi”. Da non sottovalutare il problema occupazionale: gli insegnanti saranno meno e verranno a mancare proprio gli insegnanti tecnico-pratici che costituiscono un valore aggiunto per il Righi e per i suoi studenti.
Con i tagli ci saranno dunque meno cattedre ma più studenti per classe e si prevede anche l’accorpamento delle classi di concorso, ossia gli insegnanti saranno chiamati a insegnare più materie con il rischio di una minor competenza.
Sparirà il Liceo Scientifico Tecnologico che sarà sostituito dal Liceo delle Scienze Applicate. Ma non cambia solo il nome: “Rispetto al liceo scientifico tradizionale, il nostro puntava sui laboratori, sull’esperienza pratica”, ha spiegato la professoressa Silvia Beduschi, “proprio questi verranno a mancare”.
Non andrà meglio per chi decide di frequentare gli indirizzi tecnici, nel biennio ci saranno quattro ore in meno, ma diminuiranno anche negli anni successivi: “I ragazzi frequenteranno la scuola per meno ore”, puntualizza la professoressa Antonella Daccò, “ma hanno gli stessi obiettivi e le medesime competenze da acquisire”. Con gli anni inoltre – con la diminuzione dei fondi alle scuole – l’istituto ha anche meno possibilità di organizzare corsi di recupero e attivare sportelli per i ragazzi.
Ad intervenire anche la preside Anna Grazia Gatta che ha ricordato come all’Itis di Corsico le iscrizioni sono comunque in crescita (in controtendenza con i dati degli altri istituti), auspicando perlomeno una progressione nell’applicazione della legge: “Altrimenti non so proprio cosa faremo”. Vicini a insegnanti e studenti anche alcuni rappresentanti delle istituzioni locali: la sindaca di Corsico Maria Ferrucci (che è una professoressa: “Gli insegnanti sono stati spodestati della loro professionalità, perché la riforma che, giorno dopo giorno, ci viene proposta si basa esclusivamente sul principio del risparmio, senza alcuna valutazione di tipo pedagogico. C'è un decadimento generalizzato, di fronte al quale scuole e istituzioni devono fare fronte comune, perché non vogliamo questa società dai denti aguzzi”) con l’assessora all’Istruzione Nadia Landoni, l’assessore al Bilancio Francesco Francica (insegnante in pensione), Oliviero Camisani (Verdi) e Leo Damiani (Pd), consiglieri comunali di Trezzano.  

Nessun commento:

Posta un commento