lunedì 17 maggio 2010

Trezzano - Maflow: dal tetto al Pirellone


Dal tetto della Maflow di Trezzano al Pirellone. È l’ultimo gesto dei lavoratori dell’azienda produttrice di tubi per il condizionamento delle auto che da mesi presidiano la propria fabbrica per salvare 330 posti di lavoro.
Da questa mattina è stata allestita una tenda davanti alla sede della Regione Lombardia per richiamare ancora una volta l’attenzione sull’azienda trezzanese: dopo il gelo dell’inverno sul tetto, la trasferta a Monaco, i concerti, ora un nuovo presidio – durerà almeno fino a venerdì – davanti alla massima istituzione lombarda, “perché ci sia al più presto un intervento della politica”, ha detto Walter Montagnoli della Cub.
“È un momento di lotta per questa fabbrica, che vede in bilico il posto di lavoro di 330 persone, ma anche un’occasione di aggregazione nelle lotte dei lavoratori anche di varie altre fabbriche... 
I lavoratori tra l’altro vivono giorni di tensione, perché è previsto per domani l’esito dell’asta per la vendita dell’azienda. Ma al momento pare che non ci siano buone speranze, come ci ha spiegato Massimo Lettieri della Rsu: “Fino ad ora non è arrivata nessuna offerta per Trezzano, un’azienda polacca non aveva i requisiti, un’azienda francese ha presentato un’offerta non vincolante e quindi non valida, mentre un’altra tedesca intende acquistare solo lo stabilimento cinese”. È possibile, tuttavia, l’ingresso di un nuovo imprenditore per la Maflow trezzanese. Domani sapremo.

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