mercoledì 19 maggio 2010

Corsico - La Giunta a lezione di legalità

 Una vera e propria lezione di legalità, proposta da “Avviso pubblico”, organizzazione di enti locali impegnati contro le mafie, insieme a Il Sole 24 ore, che ha visto la partecipazione dei più importanti magistrati impegnati nella lotta alla 'ndrangheta. C'era anche Corsico, con la sindaca Maria Ferrucci, insieme ai componenti della sua Giunta. Titolo dell'incontro: “La legalità come fattore di sviluppo della democrazie e della competitività”, che si è svolto lo scorso venerdì 14 maggio. Un'occasione per confrontarsi con il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone e Michele Prestipino, procuratore aggiunto presso la Dda di Reggio...

Un'opportunità per conoscere da Tano Grasso, dell'associazione nazionale anti racket, gli strumenti di contrasto, ma anche di prevenzione per un'economia libera, ma anche per conoscere le caratteristiche della nuova tangentopoli da un protagonista che l'ha contrastata negli anni Novanta, il consigliere della Corte di Cassazione Piercamillo Davigo. Con la conclusione di don Ciotti, che è stata un po' un appello a risvegliare le coscienze...“Solo diffondendo una cultura delle legalità e unendo le forze – sottolinea la sindaca, Maria Ferrucci – potremo riuscire a creare una barriera che possa impedire alla criminalità organizzata di insinuarsi nei gangli delle istituzioni e dell'economia locale, procurando così un danno enorme ai nostri territori. L'illegalità, come è stato sottolineato nell'incontro, nega lo sviluppo ed è una privazione della propria libertà. Occorre una cultura della legalità che si diffonda in ogni ambito della società civile, alla quale le istituzioni – precisa la sindaca – non devono far mancare mai il proprio sostegno”.


Anche per questo la sindaca e la sua Giunta prenderà parte, sabato 22 maggio alle ore 10 alla commemorazione del giudice Giovanni Falcone, nell'omonimo istituto tecnico commerciale dell'omnicomprensivo di Corsico. “Un'occasione per riflettere – dice il dirigente scolastico, Dario Manzo – con i nostri allievi sul significato del concetto di legalità, fondamentale per la convivenza democratica e sull'obbligo etico e civile di contrastare ogni forma di criminalità organizzata”.
Un'occasione importante, perché, come emerso dalla lezione sulla legalità proposta da Avviso Pubblico, le risorse per la formazione di magistrati e poliziotti sono sempre più scarse, mentre la capacità della 'ndrangheta di controllare il mondo delle imprese è sempre più raffinata.
“Nel milanese si sta diffondendo il cosiddetto quadrilatero degli inerti (calcestruzzo, cave, bitumi e movimento terra)– ha detto Gianfranco Donadio, della Direzione nazionale antimafia - che è un vero e proprio oligopolio della criminalità organizzata. E gli Enti locali, nonostante il fiorire negli ultimi anni di aziende a capitale pubblico, non hanno pensato di rendere trasparente questo ciclo. La 'ndrangheta esercita un controllo finanziario non solo fuori dai mercati legali, quelli legati alla commercializzazione di droga, ma estrae valore dalla ricchezza legale che si è formata nel mercato”.
Secondo il procuratore di Reggio, Giuseppe Pignatone, “non serve arrestare centinaia di mafiosi, ma occorre colpire i loro patrimoni, perché togliere i beni ai mafiosi vuol dire fare un'azione di bonifica sociale”. E gli strumenti legislativi non mancano, “sono i più potenti del mondo, ma vanno usati con cautela”. Il magistrato in prima linea nella lotta contro la 'ndrangheta ha anche sottolineato l'esigenza di creare reti di sostegno agli amministratori giudiziali di aziende poste sotto sequestro perché “tramiti” tra l'organizzazione mafiosa e la società civile. “Serve una direttiva – ha detto Pignatone – da parte delle direzioni centrali delle banche affinché non chiudano i fidi e consentano alle imprese di continuare a lavorare, senza rischiare di lasciare sul lastrico lavoratori in buona fede. Altrimenti sarebbe una sconfitta per la società”.

2 commenti:

  1. E sindaci e giunte degli altri comuni? Per esempio, Buccinasco e Trezzano? Per loro una lezione di legalità è inutile???

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  2. Il corsichese arrabbiato19 maggio 2010 alle ore 17:57

    Provo a fare alcune ipotesi... Il Sindaco di Buccinasco era intento a fare qualche nuovo rimpasto di giunta, quello di Trezzano...beh, ha bisogno di tempo (così disse appena insediato se non ricordo male). Quello di Assago sarà a caccia dell'8a carica.
    Gli altri non li conosco, ma sicuramente per loro la mafia non esiste...
    Bah...

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