“Fatti e non parole”, ha chiesto Montagnoli e da parte di entrambi gli amministratori regionali, secondo quanto riferito dal sindacato, è stato dichiarato un sostanziale impegno per il mantenimento dell’area produttiva nel suo contesto territoriale, e che già domani vedrà l’incontro con i tre commissari straordinari della Maflow, e nelle successive tappe.
Tutto questo in seguito dell’esito dell’asta, che, senza avere ancora determinato l’assegnazione del nuovo imprenditore subentrante, ormai vede in pole position soltanto un magnate polacco (che vorrebbe acquistare tutti gli stabilimenti Maflow, ndr) e il Gruppo Delta...
“Una volta definito il nuovo imprenditore, è necessario il ripristino degli ordinativi BMW, visto che lo spostamento del lavoro in Germania connesso a un minore costo del lavoro è una balla pazzesca”, ha continuato Montagnoli. “E in concomitanza con la presentazione del nuovo piano industriale, è necessario aprire un tavolo, oltre che con BMW, aperto anche Volkswagen e Fiat”.
Intanto continua presidio in tenda dei lavoratori, giunto al secondo giorno, e, almeno nelle aspettative, previsto, incluso il pernottamento notturno, fino a venerdì.
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