giovedì 13 maggio 2010

Pieve Emanuele - Fizzonasco al bivio: collasso o rinascita?


Continua a far discutere e suscitare reazioni contrastanti il doppio piano di intervento integrato di Fizzonasco, approvato dalla maggioranza lo scorso 26 marzo. Fin da quel giorno il Partito democratico aveva preannunciato battaglia, per la mancanza di servizi previsti nonostante un aumento degli abitanti nella frazione stimato vicino ai mille abitanti (Sì o No del 9 aprile). Quindi, l’assessore all’Urbanistica Oronzo Margiotta aveva replicato elencando i servizi e le infrastrutture che sarebbero invece contemplati e contrattaccando con una denuncia sui vent’anni di governo di centrosinistra nei quali la frazione sarebbe stata sostanzialmente abbandonata a sé stessa (Sì o No del 23 aprile). Poi, è stata la volta della mobilitazione della cittadinanza per illustrare, a seconda dei punti di vista, i pregi ed i difetti dei due interventi urbanistici. Teatro in entrambi i casi è stata la scuola elementare Alessandrini di via Grandi...


Il 23 aprile la maggioranza guidata da Rocco Pinto ha presentato il proprio progetto davanti ad una platea che non ha lesinato qualche contestazione agli esponenti della precedente Amministrazione di centrosinistra ed ha invitato il proprio Governo a non trascurare gli aspetti legati alla rete fognaria ed ai servizi. Come prevede il gioco delle parti, atmosfera opposta per l’analoga assemblea promossa il 29 aprile dal Partito democratico, durante la quale nel mirino sono finite le scelte dell’attuale Amministrazione di centrodestra.

L’esposizione dei progetti per via Matteotti e via Fizzonasco a cura dell’architetto Giovanni Cannistrà ha evidenziato le problematicità legate all’arrivo di 28.078 metri quadrati di volumi, 23.817 dei quali di residenziale e 4.614 di terziario/commercialeCon un problema tecnico e concreto allo stesso tempo,  legato al fatto i due piani non rispetterebbero gli standard, ossia le proporzioni di quelle parti di terreno che il costruttore deve cedere al Comune come suolo pubblico, sul quale realizzare servizi utili ai cittadini del luogo. L’Amministrazione vi ha infatti in buona parte rinunciato preferendo perseguire la strada della compensazione economica, per dare in buona sostanza ossigeno alle casse comunali. “Siamo consapevoli del fatto – ha commentato Paola Battaglia, coordinatrice del Pd - che i Comuni vedano negli oneri di urbanizzazione una fonte di sostentamento essenziale, ma noi crediamo che gli interventi edilizi non possano non curarsi della struttura urbanistica, che deve far nascere centri urbani e non dormitori, come purtroppo accaduto in passato. Questi interventi a Fizzonasco vanno utilizzati per dare servizi, e per risolvere gravi problemi, come quello delle fognature inadeguate, che spesso cagionano allagamenti al quartiere. Noi crediamo inoltre che i soldi introitati dall’amministrazione comunale dai costruttori debbano essere reinvestiti in gran parte a Fizzonasco, e non utilizzati a supporto di tutt’altri servizi per far tornare i conti del comune, come avverrà”.
Quello della rete fognaria inadeguata (nel progetto del 26 marzo le nuove abitazioni si allacceranno all’unica già esistente) è uno degli aspetti più critici, assieme a quello delle scuole e della viabilità, che ha portato al deposito di specifiche osservazioni presso l’ufficio protocollo del Comune. Ma altra documentazione è stata presentata dai coordinatori del circolo del Pd pievese per una questione a monte: “Secondo noi – ha spiegato infatti Paolo Festa -non sussistono le condizioni necessarie affinché questi piani di intervento in variante al Prg possano rientrare nelle eccezioni previste dalla normativa regionale”. Questa prevede infatti che modifiche di tale portata al tessuto urbano, nei Comuni ancora sprovvisti di Piano di governo del territorio, possano essere realizzate solo in presenza di “infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico di carattere strategico ed essenziali per la riqualificazione dell’ambito territoriale”. Requisiti che secondo il Pd i due piani approvati dalla maggioranza non avrebbero. 
“Questa opposizione ai cittadini pievesi non serve a nulla” - è stato il commento del consigliere del Pdl Giovanni Spagnuolo, dettosi stupito che “vecchi amministratori della precedente coalizione del governo cittadino si dichiarino contrari, rilasciando confuse dichiarazioni, sulla riqualificazione di Fizzonasco dove questa Amministrazione ha fortemente intenzione di operare vistosi miglioramenti visto e considerato che in questa parte del territorio pievese non è stato mai fatto niente.

Federico Ughi (con la collaborazione di Silvia Schembari)

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