lunedì 24 maggio 2010

Corsico - Lo scooter e il carro attrezzi

Quante volte abbiamo sentito dire che le due ruote (meglio se senza motore ma non sempre è possibile) sono un beneficio per il traffico, lo snelliscono, rendono più praticabili le nostre strade, spesso, soprattutto con i modelli più recenti, contribuiscono ad un minore inquinamento? A parole lo abbiamo sentito tantissime volte. Questi benefici naturalmente non consentono al possessore di due ruote di parcheggiare il suo mezzo dove meglio crede. Ma se lo parcheggia su un marciapiede largo assai, in modo da non creare sostanziali disturbi che sono comunque inferiori al vantaggio che procura, non è proprio possibile tenerne conto ed evitare provvedimenti eccessivi?...




A Corsico no, non è possibile: nella giornata di lunedì 24 maggio tra le 15.30 e le 16, in corso Vittorio Emanuele, ben tre agenti della polizia locale, più un carro attrezzi, grande una decina di volte lo scooter in questione, con relativo autista, hanno provveduto a riportare la legalità rimuovendo un mezzo a due ruote che tanto disturbava la comunità. Tutto lecito naturalmente, tutto regolare e in ordine con le normative vigenti, tanto più in una città come Corsico dove naturalmente i problemi maggiori sono relativi all’infrazione del divieto di sosta. Ci permettiamo però di ricordare alcuni passaggi sulla funzione e la mentalità della burocrazia che a noi non sembrano tanto estranei all’episodio in questione: “Il "burocratismo", ossia la tendenza alla cavillosità, al formalismo di facciata, alla burocratizzazione eccessiva dei rapporti tra cittadino e istituzione, è una vera e propria piaga sociale che ha i suoi effetti deleteri nell'ambito della comunità, del sistema nel quale l'individuo affetto da questa patologia opera” (da “Il burocrate perfetto” di Giorgio Marzia Lovelli) e ancora " Molti sociologi vedono nella burocrazia la disumanizzazione della società per l'esasperazione del formalismo giuridico indipendentemente dagli scopi e dai valori. La burocrazia in tal senso significa perdita di valori e di valutazioni nel rispetto esclusivo della correttezza amministrativa" (Saccà, A., in Dizionario di Sociologia, Newton ed, 1996, pag. 15). Una piccola riflessione da parte del nuovo assessore alla partita forse non guasterebbe, tanto per dimostrare che non si è lì solo a far ordinaria amministrazione ma anche a rappresentare un modo nuovo di pensare e agire.

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