mercoledì 19 maggio 2010

Cesano - Giorgio Ambrosoli raccontato dal figlio: la potenza del dovere

In questo libro, “Qualunque cosa succeda”, occupa il ruolo di protagonista l’avvocato Giorgio Ambrosoli, in onore del quale suo figlio Umberto ha scritto questo volume. L’aspetto che subito è stato messo in evidenza dallo stesso Umberto ai cesanesi nel corso della presentazione dell’opera avvenuta a Villa Marazzi la scorsa settimana, è il fatto che il libro parla della vicenda Ambrosoli da una prospettiva umana; l’autore racconta, per i suoi figli, la persona di Ambrosoli, i suoi ideali, i suoi valori. 
Appena 6 mesi dopo aver assunto l’incarico di commissario liquidatore della banca privata italiana di Sindona, Ambrosoli scrisse una lettera alla moglie in cui tra le altre cose stava scritto (25 febbraio 1975): “Pagherò a caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di fare qualcosa per il Paese […]”...
Ecco cos’era la politica per Ambrosoli: fare qualcosa per il paese, e non per i partiti. Viene delineato il suo impegno per il dovere, per il rispetto delle regole (senza il quale, precisa Umberto, Giorgio non avrebbe potuto insegnare nulla ai suoi figli), per i valori (paese, famiglia e legalità) contro i disvalori che avevano permesso l’ascesa e poi il crollo dell’impero finanziario di Sindona. Nell’ideale di Ambrosoli noi siamo la cosa pubblica, siamo noi cittadini i primi politici e siamo dunque sempre noi i primi a dover rispettare le regole se vogliamo che anche gli altri facciano altrettanto. Risaltano al di là del contesto storico preciso due costanti: l’impegno per il dovere è eterno e il ruolo fondamentale dell’educazione dei genitori verso i figli. La preminenza del dovere, della legalità e l’educazione rendono dunque ora più che mai il libro attuale in un tempo in cui i mondi della finanza e della politica sono contaminati da un egoismo nichilista dove ciascuno volge la propria passione all’affermazione di se stesso, ignorando che essere cittadini è come essere un ingranaggio: se si gira bene si permette all’intera macchina di girare bene. Questo è ciò che Umberto Ambrosoli ha voluto comunicare alla platea cesanese, nutrita, attenta e propositiva manifestando anche il suo ottimismo per il fatto che dovunque vada trovi molta gente disposta ad ascoltare e a mostrare propositi di costruttiva progettualità politica
Andreas Massacra

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