Dopo la grande mobilitazione di sabato 24 aprile, con la partecipazione di circa duemila persone e l’adesione di nove sindaci della provincia di Milano (Rozzano, Opera, Pieve Emanuele, Basiglio, Locate Triulzi, Cernusco sul Naviglio, Lacchiarella, Casarile e Melegnano), il fronte del no all’inceneritore nel Parco sud ha conseguito un primo importante risultato nella mattinata di lunedì 3 maggio, quando si è riunito il Consiglio direttivo del Parco a Palazzo Isimbardi. I componenti del direttivo hanno condiviso un documento in cui stabiliscono di trovare alternative al di fuori del Parco agricolo sud Milano per la realizzazione dell’inceneritore. Una decisione che lascia ben sperare, soprattutto se si considera che al vertice del Consiglio siede il presidente della Provincia Guido Podestà, fino a quel punto non apertamente schierato contro la localizzazione dell’impianto nel Parco. “Accolgo positivamente ciò che è stato deciso dal Direttivo – ha commentato il sindaco di Rozzano Massimo D’Avolio -.
Il documento condiviso oggi evidenzia a chiare lettere la volontà di trovare un’area alternativa al Parco Sud. Con questo documento si apre inoltre un tavolo istituzionale che coinvolge tutte le realtà territoriali interessate per condividere progettualità e tradurle in scelte operative”.In qualità di presidente dell’assemblea dei sindaci dei Comuni del Parco agricolo, D’Avolio ha inoltre annunciato un’imminente convocazione per votare un documento in linea con le posizioni espresse dal Direttivo.
Il documento condiviso oggi evidenzia a chiare lettere la volontà di trovare un’area alternativa al Parco Sud. Con questo documento si apre inoltre un tavolo istituzionale che coinvolge tutte le realtà territoriali interessate per condividere progettualità e tradurle in scelte operative”.In qualità di presidente dell’assemblea dei sindaci dei Comuni del Parco agricolo, D’Avolio ha inoltre annunciato un’imminente convocazione per votare un documento in linea con le posizioni espresse dal Direttivo.
A precedere la presa di posizione di Podestà, significativi erano stati i segnali lanciati dal sindaco di Basiglio Marco Flavio Cirillo, molto vicino al presidente della Provincia, che aveva espresso le proprie perplessità sulla localizzazione del termovalorizzatore nel Parco sud, pur condividendo la volontà della Regione di provvedere alla realizzazione di un nuovo impianto.
A Rozzano, dopo i botta e risposta con protagonista Mariarosa Malinverno dell’Idv e lo studio di fattibilità sulla realizzazione di un inceneritore che commissionò nel 1997 quando era sindaco della città, il dibattito locale ha conosciuto un nuovo capitolo con scintille nella strana alleanza anti-inceneritore Pd-Lega. I democratici hanno infatti diffuso un volantino polemico nei confronti del Carroccio, che si sarebbe proclamato paladino della tutela del territorio mantenendo tuttavia qualche ambiguità a livello provinciale e regionale. Accuse rispedite al mittente sia dal consigliere comunale Cristina Perazzolo sia dal segretario cittadino Roberto Nadalini.
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