lunedì 26 aprile 2010

Provincia - Anche la Lega dice no all’inceneritore

Sull’ipotesi relativa all’insediamento di un nuovo Termovalorizzatore nella periferia sud di Milano scende in campo ufficialmente la Lega Nord. “Il Parco agricolo sud Milano rappresenta la più importante area protetta di cintura urbana d’Europa a vocazione rurale, afferma l’On. Marco Rondini, è il nostro movimento è intenzionato a difendere questo importante polmone verde contro ogni tentativo speculativo. A maggior ragione se trattasi di posizionare sul nostro territorio un impianto di questo tipo che potrebbe minacciare sia la salute dei Cittadini sia l’eco-sistema circostante. Siamo intenzionati, prosegue Rondini, a lottare sia sul territorio sia nelle sedi istituzionali preposte affinchè si arrivi ad una soluzione pacifica della questione”.
Della stessa linea anche Pier Paolo Antonelli, Segretario della Circoscrizione Naviglio del Carroccio. “Sono veramente sconcertato, afferma Antonelli, di come si possa pensare da una parte a voler valorizzare un territorio così importante dal punto naturalistico-ambientale e dall’altra a progettare l’insediamento di un impianto di questo tipo. A mio avviso, prima di pensare ad un nuovo termovalorizzatore, bisognerebbe capire le reali esigenze, se vi sono, di un nuovo impianto. L’impianto Silla 2 di Rho-Pero è davvero insufficiente a gestire la quantità di rifiuti che lì vi giungono? E’ giusto poi che si sappia che esistono, se davvero necessarie, ben altre tecnologie, come la tecnologia della Torcia al Plasma, un'innovazione tecnologica che arriva direttamente dalla Nasache ha avviato le ricerche per rispondere alle esigenze di sviluppo di materiali in grado di resistere alle altissime temperature generate dall'attrito dell'aria, durante il rientro di capsule spaziali nell'atmosfera terrestre, e che vede l'utilizzo di temperature elevatissime (da 7 mila a 13 mila gradi) per la distruzione dei rifiuti, che fondono generando un materiale di tipo lavico inerte e non tossico, riutilizzabile come materiale da costruzione. L'impianto, seppure a bassissimo impatto ambientale, non genera fumi tossici. Questa tecnologia non solo è usatissima negli Stati Uniti ma ha una potenzialità di gran lunga superiore a più termovalorizzatori messi insieme. Ne vogliamo parlare prima di terrorizzare i Cittadini e deturpare il nostro ambiente? Troviamo soluzioni alternative e sedi più idonee, ma lasciateci stare il Parco Sud!”.


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