Una mostra “fuori dal coro” si potrebbe definire quella dedicata ai primi cinquant’anni dell’Unità d’Italia in programma sabato 7 dalle 16 alle 19 e domenica 8 dalle 10 alle 19 presso la Sala dell’Affresco di vicolo Cortuccio 7, organizzata dall’Associazione Storico Culturale Cesanese e dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. La mostra, infatti, non vuol essere una esaltazione dei soliti personaggi famosi o la rievocazione degli avvenimenti più noti esposti nelle commemorazioni ufficiali, bensì vuole, attraverso documenti originali come giornali dell’epoca, cartoline commemorative, foto, proclami e curiosità varie, dare risalto e importanza alle notizie popolari, alle gioie e alle sofferenze di migliaia di persone comuni, che hanno subito più che fatto l’unità d’Italia...
La mostra si sviluppa su tre filoni principali: il brigantaggio esploso negli anni 60/70 dell’800 , con le feroci rappresaglie dello Stato centrale; gli anni 90, con il dolore di umili popolani che emigrano in terre lontane, lasciando i loro affetti e costumi in una terra che forse non vedranno più; gli scioperi e le repressioni di fine 800, conseguenze della prima industrializzazione del nostro Paese.
Vista la grande quantità di documenti da visionare la mostra è stata divisa in tre fasi. Questa è la prima, mentre le prossime due interesseranno gli anni dal primo '900 alla metà del '900 e l’ultima dalla metà del '900 ai giorni nostri.
La mostra è redatta dal professor Stefano Sportelli mentre la relazione storica è curata da Massimo Mainardi.
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