giovedì 5 maggio 2011

CORSICO - In.FLOW.ence: un progetto alla scoperta della vocazione del territorio


Presentato, mercoledì 4 maggio presso l’Antica Stazione di Posta di Corsico, ad un pubblico di amministratori locali, imprenditori e rappresentanti delle associazioni del territorio, il progetto In.FLOW.ence Flussi di Innovazione, Network europeo per l’Economia delle Città, finanziato dalla Comunità europea con 2milioni di euro e che coinvolge Buccinasco, Corsico e il territorio ormai conosciuto con il termine di Grande Città... 


L’incontro, prima tappa di un percorso comune e un primo tavolo di lavoro presieduto dal direttore di SìoNo Renato Caporale, è servito ad illustrare le linee guida del progetto e a dare voce a esperienze e testimonianze di soggetti protagonisti nell’area del Sud Ovest milanese. A tracciare le linee generali dell’iniziativa, assolutamente inedita in quest’area della provincia milanese, è stata Caterina Praticò, coordinatrice europea di In.FLOW.ence.

In.FLOW.ence si propone di mettere insieme una serie di realtà territoriali allo scopo di innescare un processo di sviluppo economico e di coesione sociale in modo condiviso e partecipato. Un progetto in divenire che non parte da presupposti già codificati, ma che si costruisce con il contributo di idee e proposte dei soggetti che ne sono protagonisti, un processo che di per sé contribuisce a creare identificazione socioculturale. In particolare per quanto riguarda il nostro territorio, ha proseguito ancora Caterina Praticò, l’analisi si riferisce al rapporto tra il capoluogo individuato come polo centrale e centralizzatore e il Sud Ovest qualificato come area periferica, un rapporto che può appunto essere ribaltato secondo una concezione di policentrismo diffuso che ha già dato buoni risultati, ad esempio in Olanda, in termini di economicità di gestione del territorio e della sua vita economica. 

Nodo centrale è , qui nel Sud Ovest come altrove, trovare e individuare la vocazione sociale, culturale, imprenditoriale, turistica dell’area interessata e da questa “scoperta” partire con azioni strategiche che sappiano coinvolgere il settore pubblico e soprattutto l’iniziativa privata. In.FLOW.ence coinvolge numerose realtà territoriali italiane ed europee: quali Valencia, Marsiglia, l’isola greca di Creta, Malta, Lubiana, il Lazio e la Locride, con l’Università di Amsterdam nel ruolo di coordinatore e garante scientifico.

“Buttare il sasso nello stagno”, così ha definito il suo ruolo  Evert Verhagen, coordinatore della ricerca sul territorio milanese ed esperto di riqualificazione urbana e rigenerazione dei quartieri, forte di una lunga esperienza nel settore maturata in numerose località internazionali, da Casablanca a Tel Aviv alla Russia. Verhagen ha definito il progetto un processo creativo capace di dare vita ad una sorta di catalizzatore del cambiamento economico, sottolineando come i problemi maggiori si incontrano nelle aree che hanno alle spalle un consolidato passato industriale dislocatosi successivamente altrove e quindi con sensibili urgenze di riconversione e riqualificazione. 

Buttare il sasso nello stagno vuol dire suscitare energie e creatività di un area come il sud milanese ricca di attività economiche e imprenditoriali ma certo non aliena da problematiche che derivano da dismissioni di realtà industriali e dalla nascita di nuove realtà economiche. Il primo passo è stato fatto, il primo sasso nello stagno è stato gettato, e il nostro settimanale, partner territoriale del progetto, darà conto e illustrerà tutte le tappe del percorso futuro.

1 commento:

  1. Molto interessante, avrei voluto partecipare ma l'orario mi era proibitivo. Ci terrei ad essere onformato e diventare parte attiva di questo progetto.

    Rino Pruiti
    www.rinopruiti.it

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