lunedì 2 maggio 2011

Il cuore di Giovanni Paolo II passa da Cesano

Messaggero di pace, ma anche di verità, giustizia, carità, libertà. Cesano Boscone, quasi 24.000 abitanti nell'hinterland sud ovest di Milano, ha una particolare devozione per Karol Wojtyla che ieri, domenica 1 maggio,  è stato proclamato Beato. Come a Roma anche il sud ovest si è raccolto in preghiera quando è stato benedetto un quadro dedicato a colui che il 22 ottobre 1978, nell'omelia della messa inaugurale del suo pontificato, pronunciò un'esortazione rimasta impressa nella storia: “Non abbiate paura!”. 
Il ritratto, dipinto a olio e con una dimensione 70x100, è stato realizzato da Francesco Portaluppi: “Mi sento molto legato al Papa scomparso e ho quindi voluto dedicargli, già due anni fa, un quadro”. 


Sessantotto anni, Portaluppi è un artista autodidatta. “Una passione – racconta che mi è venuta quando avevo poco meno di trent'anni. Inizialmente facevo paesaggi e poi mi sono maggiormente concentrato sui ritratti. I primi erano per parenti e amici. Solo con il passare del tempo ho affinato la tecnica, visitando numerosi musei e guardando nel dettaglio ogni quadro”. Infatti, mentre Francesco Portaluppi riesce a dipingere velocemente, dedica invece molto tempo ai dettagli. “Un ritratto deve comunicare emozioni – spiega – e quindi sono fondamentali le ombre, le luci, le sfumature. Su questo sono molto pignolo”.

Le sue opere sono conosciute dai cesanesi, tanto che sia nella chiesa principale intitolata a San Giovanni Battista sia in quella dell'Istituto Sacra Famiglia, dove è presente il feretro, sono presenti due quadri che riproducono don Domenico Pogliani, un altro Beato. “Quando lavoravo come litografo – racconta il pittore – avevo poco tempo per dedicarmi alla mia passione. Ma ho insistito, ho provato e riprovato. Ho perfezionato la tecnica realizzando più di cento quadri. E oggi credo di poter comunicare qualcosa”. Lo stesso famoso maestro Riccardo Chailly ha apprezzato un suo ritratto, autografandolo.

Il legame tra Cesano e Papa Wojtyla risale almeno al 2005, anno della morte del Santo Padre. Allora, per iniziativa del giornalista Claudio Trementozzi e di un gruppo di conoscenti, venne portato avanti un progetto per l'intitolazione di una cima del Gran Sasso a Giovanni Paolo II. Il 18 maggio di sei anni fa, la vetta nota come “Gendarme” cambiò definitivamente il suo nome in omaggio al Santo Padre che amava, come “pellegrino di Cristo”, l'Abruzzo e le sue montagne dove trascorreva molte ore in preghiera e meditazione.

“La scelta era ricaduta sul Gran Sasso – sottolineò Luigi Casolini, allora Arcidiacono della Cattedrale di Tivoli e componente dei Comitati promotore e organizzatore – in quanto Giovanni Paolo II aveva scelto proprio le montagne intorno all’Aquila non solo perché gli ricordavano i monti della sua Polonia, ma perché San Pietro della Ienca di Camarda è un luogo dove la spiritualità si percepisce nell’aria”. Un luogo prediletto dal Papa anche per fare delle passeggiate, lungo un sentiero che ha poi preso il suo nome.
“Mi piace ricordare quei momenti – sottolinea Claudio Trementozzi – con un ricordo di Papa Wojtyla: 'Il silenzio della montagna e il candore delle nevi ci parlano di Dio e ci additano la via della contemplazione, non solo come strada maestra per fare esperienza del Mistero, ma anche quale condizione per umanizzare la nostra vita e i reciproci rapporti”.

1 commento:

  1. Buonasera , mi chiamo Francesca,resiedo con la mia famiglia a Trezzano,e sono utente STAV, Vorrei esprimere il mio disappunto, per l'abolizione dal 12 settembre dell'ultima corsa da Milano verso abbiategrasso, quella della 1,25, che dava la possibilità soppratutto ai ragazzi, di rientrare a casa in sicurezza.Visto che era l'unico collegamento esistente dopo mezzanotte da Milano.Consiglio a tutti gli interessati di inviare delle mail di protesta alla STAV, ma anche ai propri sindaci.Io spendo dopo l'ultimo aumento 72 euro di abbonamento mensile,mio figlio studente serale 46 euro; Forse conviene un'auto, o cercare casa in un comune più servito, Corsico, Cesano...Grazie Francesca

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