mercoledì 4 maggio 2011

CORSICO - Un nuovo “Patto di comunità” contro tagli e crisi

Se è vero – come recitava il manifesto che invitava all’incontro pubblico del 2 maggio – che “democrazia è partecipazione”, Corsico si può definire sì una città democratica. La sala del Teatro Verdi era gremita – c’erano circa trecento persone – tanto che molti cittadini non hanno trovato posto a sedere e in tanti sono intervenuti con domande, critiche, suggerimenti.
“Ti piace vivere a Corsico?” era il titolo di una serata in cui coraggiosamente la sindaca Maria Ferrucci e la sua Giunta hanno incontrato i cittadini a poco più di un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione. È toccato alla sindaca, rispondendo alle domande del giornalista tv Tito Giliberto, spiegare gli obiettivi strategici e le scelte della sua squadra di governo...

Obiettivi e scelte condizionati dai pesanti tagli al bilancio dovuti ai vincoli imposti dal governo a tutti i comuni con la manovra finanziaria del 2010: a Corsico un milione di euro in meno quest’anno per la spesa sociale (con l’obbligo di un avanzo di bilancio di 1.650.000 euro), due milioni per il 2012. 
Per rispettare il patto di stabilità – e quindi non rischiare ulteriori tagli ai trasferimenti statali – occorre quindi risparmiare in alcuni settori, ripensare i servizi (dai nidi al Centro diurno integrato), sollecitare una maggiore collaborazione tra le associazioni, in modo che facciano rete per progetti a beneficio di tutta la città.

“Abbiamo chiesto a diversi soggetti presenti sul territorio”, ha spiegato la sindaca, “di farsi carico insieme dei bisogni della comunità, ricostruendo quella solidarietà spontanea del buon vicinato, che rappresenta, forse meglio di tutti, la nostra italianità”. Una volontà di guardarsi dentro, di riflettere al proprio interno, prima di chiedere sacrifici alla città, che ha consentito l'avvio della riorganizzazione della macchina comunale. Anche gli stessi dipendenti del Comune sono stati coinvolti e hanno formato 27 gruppi di lavoro, avanzando proposte di miglioramento.


Altri punti strategici per la Giunta Ferrucci riguardano manutenzioni, pulizia del territorio, assetto urbano e Piano di governo del territorio, ma anche il miglioramento dell’attrattività della città, da sviluppare in particolare lungo l’asse del Naviglio: “Dobbiamo scommettere tutti insieme su questa forza chiamando a raccolta cittadini, imprese, associazioni per un nuovo Patto di comunità per la sostenibilità della finanza locale”, che non dimentichi l’attenzione alla legalità. “Noi pensiamo che occorra impegnarsi a rendere Corsico più ricettiva per le imprese oneste che qui vogliono investire attraverso la promozione della legalità e il contrasto alla criminalità organizzata, la semplificazione delle procedure e un codice etico antimafia capace di sanzionare efficacemente  i comportamenti disonesti”.

Tagli ai servizi, problemi di manutenzione di strade e marciapiedi, disagio per la presenza della prostituzione sono i temi sollevati poi dai cittadini che numerosi hanno preso la parola. Alcuni genitori hanno contestato per esempio il ridimensionamento dei centri estivi comunali: i problemi di bilancio però hanno comportato la necessità di studiare un’offerta integrata, rafforzando la collaborazione tra Comuni e parrocchie. Anche il Centro Perversi sarà riorganizzato, tornando alla sua funzione primaria (accogliere anziani con problemi sanitari) e rinunciando alla funzione ricreativa.

Altri cittadini hanno lamentato problemi di alcune strade e zone, come la poca sorveglianza in piazza Europa (colpita da microcriminalità), la mancanza di marciapiedi in Via Magellano e via Falcone, il degrado del Parco Pozzi, la presenza della prostituzione in via Cellini e viale Italia. E in questo caso l'assessore Livio Colombo ha lanciato una proposta: “Occupiamo le strade facendo quattro chiacchiere fra di noi, dando fastidio”. Perché i pattugliamenti e le telecamere posizionate sul controviale della Nuova Vigevanese, con un investimento di diverse centinaia di migliaia di euro, sembra non siano stati deterrenti definitivi. Al termine dell’incontro Tito Giliberto ha sottolineato come i cittadini intervenuti abbiano dimostrato “un’attenzione puntuale ai problemi concreti, senza quella deriva demagogica, generica e pregiudiziale che a volte caratterizza i dibattiti pubblici”, evidenziando i problemi che li riguardano, senza innalzare bandiere o manifesti ideologici.

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