Riceviamo e pubblichiamo - Clima incandescente a Pieve Emanuele dove, dopo l’incontro pubblico con la Cittadinanza organizzato dall’Amministrazione pievese per dare delle risposte in merito all’urgenza immigrati, la Lega Nord, per tramite del segretario di circoscrizione nonché referente cittadino Pier Paolo Antonelli, fa sapere che tra il Carroccio e Rocco Pinto il dialogo è definitivamente chiuso...
“L’incontro con la Cittadinanza di mercoledì scorso (18 maggio)", afferma Antonelli, "più che un incontro chiarificatore che doveva fornire spiegazioni e certezze alla popolazione, si è trasformato in una recita del rosario da parte del Sindaco Rocco Pinto il quale ha passato la serata a biasimarsi e a fare la parte della prima vittima incompresa. Nonostante, dopo solo pochi giorni, inizino a trapelare problematiche di ordine pubblico, le uniche certezze in questo momento sono gli oltre 400 immigrati che gironzolano con lo sguardo nel vuoto per il paese e la forte militarizzazione del territorio che ne è conseguita".
"Addirittura", prosegue Antonelli, "alcuni cittadini presenti in sala hanno denunciato molestie verbali nei confronti dei propri figli da parte di qualche immigrato e l’impossibilità da parte dei commercianti di poter lavorare. Ma la cosa più grave è stata l’affermazione del sindaco che Pieve possa divenire un centro di transito permanente degli immigrati prima di trovare loro una destinazione definitiva. Una Lampedusa 2 insomma! Un’ipotesi che non accettiamo in nessun modo. I problemi a Pieve Emanuele sono molteplici, non possiamo anche sobbarcarci questa tegola caduta addosso grazie all’ampia disponiblità del Ripamonti Residence. La solidarietà va bene, i numeri però sono inaccettabili!”
E l’intervento di Antonelli mercoledì sera ha evidenziato in tutta la sua sostanza il gelo tra la Lega Nord e l’attuale Amministrazione.
“Lei Signor Sindaco", ha affermato Antonelli davanti alla platea dei cittadini, "ha cercato i voti della Lega Nord solo quando ne aveva bisogno e su tematiche come t-red, passaggio a livello e ora gli immigrati, non ha pensato neanche di fare una telefonata al referente politico locale. La Lega Nord ha commesso un errore ad appoggiarla politicamente. Un errore che sicuramente non ripeteremo. Lei afferma che gli uomini della Lega a Pieve sono quattro gatti che frequentano le sedi Milanesi. Ecco sappia che grazie alla Lega lei il secondo mandato se lo potrà scordare!”
Durissimo anche l’on. Marco Rondini, segretario provinciale del Carroccio: “Cercano ora di dare la responsabilità di tutto questo al nostro ministro Maroni quando sanno benissimo che si è stabilito un numero di immigrati per ogni regione e che, se non fosse arrivata la disponibilità del Ripamonti Residence, a Pieve Emanuele non sarebbero arrivati così tanti immigrati! Rocco Pinto mercoledì sera ha cercato a fatica di rispondere alle domande dei cittadini, e infatti i cittadini non sono per nulla rimasti soddisfatti dell’incontro. Sicuramente non ha risposto alla domanda più importante e cioè come mai il dott. Milone, direttore del Ripamonti Residence, ex-consigliere comunale di Pieve e co-coordinatore locale del Pdl, oltre che compagno di merende del Sindaco, fosse assente!".
"Mi dispiace" conclude Rondini, "ma con una certa parte del Pdl locale non c’è più nessuna possibilità di dialogo. La disponibilità al dialogo del carroccio con chiunque passera in modo determinato dal presupposto che il prossimo candidato Sindaco del Centro-Destra pievese non sia mai più Rocco Pinto”.
caro sig.Antonelli come al solito la lingua si distacca dal cervello,cosa va cianciando di molestie e militarizzazioni,queste persone, PERCHE' DI PERSONE SI TRATTA HANNO BISOGNO DI AIUTO E NON DI BALLE RACCONTATE PER MOTIVI ELETTORALI, l'unica cosa di cui hanno bisogno è di essere capiti e aiutati a ricostruirsi una vita che abbia un senso.
RispondiEliminaGrazie per l'attenzione
Cara Nicpic, la lingua stia serena è ben attaccata ai neuroni e le sinapsi funzionano molto bene. Nessuno nega che queste persone abbiano bisogno di aiuto. La Lega Nord afferma solamente che vadano distribuite equamente tra i comuni lombardi e non utilizzate a scopo di lucro... Un caro saluto. Antonelli
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