Un anno difficile, “burrascoso”, “faticoso”, con i tagli decisi dal governo centrale che riducono la spesa sociale del 75% e una capacità di indebitamento ridotta, sempre per legge, dal 15 all’8 per cento. Un anno di consigli comunali richiesti con urgenza e attacchi a componenti della Giunta.
Con queste premesse giovedì 5 maggio in Consiglio comunale si è discusso del bilancio consuntivo, quel documento economico che fotografa quanto è stato fatto nel corso dell'anno appena trascorso.
È toccato al sindaco Vincenzo D’Avanzo, assessore al Bilancio ad interim (come abbiamo spiegato nei giorni scorsi) ripercorrere cifre e scelte dell’Amministrazione comunale. Una su tutte: confermare tutti i servizi che il Comune eroga...
Scelta che probabilmente però non si riuscirà a compiere per l’anno prossimo: se ne parlerà quando si discuterà del bilancio di previsione – ma se ne parla già in paese e nello stesso Consiglio anche con toni accesi – ma è possibile che servizi come la navetta interna o Oltre il Nido saranno eliminati o ridimensionati. “Sono stati spesi 21.035.548 euro, a fronte di 22.053.296 euro di entrate”, ha spiegato il primo cittadino, specificando che il Comune pur tra mille difficoltà è riuscito a rispettare il Patto di stabilità, a mantenere l’impianto della fiscalità locale (invariato dal 2002) e a registrare un avanzo di amministrazione.
Risultati importanti, secondo il sindaco, come alcuni contenziosi che hanno consentito di restituire alla città un polmone verde come il Parco Natura (costato 3 milioni di euro per gli espropri) e far valere le ragioni del Comune come nel caso del lodo arbitrale per il parcheggio della ferrovia: Rfi ha pagato 3.100.000 euro (“non ci siamo accontentati dei circa settecentomila che la minoranza consiliare voleva accettassimo a ogni costo”). Risolta anche la questione del cimitero (l’Amministrazione è entrata nella società, acquisendo una quota della proprietà, per sanare i conti e oggi il bilancio è positivo), mentre resta in alto mare il capitolo piscina, duramente criticato dai componenti dell’opposizione.
“Questa è un’opera deliberata nel 2003”, ha specificato il sindaco, “quindi se ci sono state responsabilità e leggerezze, vanno condivise. Se un’opera del genere dovessimo deliberarla oggi, io sarei il primo a dire che questa è un’opera che per la città non serve”. Questioni di punti di vista.
Oggi il Comune è in contenzioso con l’operatore che avrebbe dovuto gestire l’impianto e entro breve si esprimerà il Tar.
“La piscina oggi non ha futuro”, ha detto Ennio D’Ercole, dai banchi dell’opposizione (Pdl). Un fallimento anche per il capogruppo Raimondo e per Massimo Mainardi della Lista La Svolta, secondo cui il contenzioso è responsabilità dell’Amministrazione che poco prima delle elezioni 2009 firmò una delibera in cui autorizzava una spesa di oltre un milione di euro “senza specificare chi li avrebbe pagati”.
Ma le critiche dell’opposizione hanno colpito anche altre opere incompiute: Raimondo ha ricordato per esempio la scuola di musica via Kennedy non ancora completata, come “il vergognoso parcheggio del centro storico” e l’area di piazza Moneta, i marciapiedi, l’assenza di una politica per il commercio.
Più compatta invece la maggioranza che, dopo le tensioni degli scorsi mesi, sembra vivere oggi una stagione più calma. Tutti cauti in vista del rimpasto di giunta e di nuovi equilibri da ricercare?
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