giovedì 12 maggio 2011

CESANO - Guastafierro: “Mettiamo ordine nelle vite da cani”

Si presentano in divisa o in borghese, negli orari più diversi e qualcuno in paese li ha già  visti (di certo li ha incontrati chi da loro ha già preso una multa). Sono i volontari di Anpana, Associazione nazionale protezione animali natura ambiente, che da circa un mese collaborano con il Comune di Cesano Boscone per responsabilizzare i proprietari di cani e cercare così di rendere più semplice la convivenza tra gli amanti degli amici a quattro zampe e i cittadini esasperati soprattutto dalla presenza di deiezioni canine su strade e marciapiedi...  
La “questione cani” continua a tenere accesi gli animi di molti a Cesano, in una sorta di braccio di ferro tra chi vorrebbe più sanzioni e più regole e tra chi desidera maggiori spazi per lasciare liberi i propri animali. Risale al mese scorso, per esempio, la proposta lanciata dal blog cesanese “el paes di matt” che vorrebbe un’area dedicata ai cani liberi nel nuovo Parco Natura.
Ne abbiamo parlato con l’assessore alle Politiche di tutela ambientale Aldo Guastafierro che ci ha spiegato il percorso intrapreso dall’Amministrazione comunale. Un percorso progettuale necessario per far fronte alle necessità, ai diritti – e ai doveri – di circa due mila cani (1280 sono quelli registrati all’anagrafe, probabilmente il numero di quelli presenti sul territorio però è superiore).
La creazione dell’Ufficio diritto degli animali (in collaborazione con l’associazione Tom & Jerry) e il lavoro dei ragazzi del servizio civile ha permesso innanzitutto di avviare una prima fase conoscitiva: “La mappa del territorio e delle aree cani è stata intrecciata con l’anagrafe canina”, ci ha spiegato l’assessore, “e così abbiamo individuato le zone da riqualificare e le aree eventualmente da eliminare o potenziare”. 

Aveva fatto molto discutere in passato l’ordinanza (ancora vigente) che vieta ai cani l’attraversamento del Parco Pertini, molto frequentato da bambini e famiglie: per gli amici a quattro zampe però in prossimità di due entrate del Parco (in via Vespucci e in via Mascagni) ci sono due aree cani aperte giorno e notte. Sono previste altre aree, secondo un piano di riqualificazione che, per non pesare sul bilancio, sta coinvolgendo i volontari della Protezione civile cesanese che hanno già cominciato a realizzarne una in via Turati al quartiere Tessera.  
“Vogliamo evitare la contrapposizione tra cittadini infastiditi e amanti dei cani”, ha sottolineato più volte Guastafierro che punta sull’importanza della sensibilizzazione dei cittadini. “Per questo la scorsa estate abbiamo incontrato i proprietari nelle diverse aree cani e con loro abbiamo discusso di problemi e suggerimenti”.

Il problema delle deiezioni canine, però, rende difficile la convivenza e penalizza soprattutto quei proprietari di cani sempre armati di paletta, perché gli altri cittadini guardano anche loro in cagnesco (sic!) e perché i loro stessi animali sono in pericolo – non è igienico per gli stessi cani correre liberi in aree sporche.
Le deiezioni dei propri animali non vanno tolte solo da strade e marciapiedi ma dalle stesse aree cani, che servono per far circolare i nostri amici a quattro zampe, mentre al contrario sono spesso considerate come un bagno pubblico autorizzato.

Ma strade e marciapiedi non sono certo in condizioni migliori: “È una nostra priorità”, ci ha detto l’assessore, “un’emergenza soprattutto davanti alle scuole, per questo utilizziamo uno scooter con un aspiratore che gira il lunedì: un servizio oneroso ma comunque inefficace”.
E ancora è importante soprattutto l’educazione e il senso civico dei cittadini: “Abbiamo installato in dieci punti della città dei distributori di sacchetti per la raccolta delle deiezioni e speriamo che anche questo serva per sensibilizzare i proprietari dei cani oltre che per offrire un servizio.
E ora ci sono anche i volontari di Anpana, guardie zoofile che, in collaborazione con la Polizia locale, stanno intervenendo con sanzioni anche la sera. “È una fase delicata e ci tengo a sottolineare che la funzione di questi interventi non è tanto o solo repressiva ma soprattutto di responsabilizzazione dei proprietari, anche perché stiamo scoprendo che gli stessi proprietari spesso non conoscono le regole”.

Oltre chi non raccoglie le deiezioni, vengono sanzionati coloro che non tengono il proprio cane al guinzaglio: a parte il Parco Pertini, in tutti gli altri parchi è possibile infatti passeggiare con il proprio animale – a patto che sia legato al guinzaglio.
E al Parco Natura dove alcuni cittadini chiedono uno spazio per lasciar liberi i cani? Nonostante l’ordinanza Martini (sui cani pericolosi), che prescrive di tenere sempre i cani al guinzaglio, l’assessore si è dimostrato disponibile: “Ci stiamo lavorando in base alle norme vigenti, eventualmente potremmo delimitare un’area lontana dai percorsi ciclo-pedonali e dalle aree umide”. Nelle vicinanze di quest’ultime addirittura ai è vietato l’accesso, perché si tratta di zone protette che si stanno ripopolando di fauna ittica e ornitica.



2 commenti:

  1. Piccolo consiglio da un lettore assiduo del blog:
    pezzo veramente troppo lungo ... sia per l'argomento trattato che per essere pubblicato su un blog.

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