Non c’è pace per i cittadini del quartiere Buccinasco Più, “500 famiglie abbandonate”, si lamentano i condomini, tra cui tante mamme con bambini piccoli che vorrebbero sfruttare l’ampia piazza su cui si affacciano i palazzi. Vorrebbero destinare una parte dell’area a giochi per bambini, con uno scivolo e qualche altalena – lo spazio effettivamente c’è – e delle zone d’ombra con panchine sfruttabili...
Invece attualmente l’arredo urbano è “inutile” con le panchine posizionate sul ciglio della strada, e quindi pericolose, e “lapidi” di cemento per impedire i parcheggi selvaggi, ma altrettanto pericolose. “Viviamo qui da tre anni e nessuno pulisce la piazza”, ribadiscono le mamme, “ci sentiamo un quartiere di serie B e le case sono già svalutate”.
Che fare? Per ora niente. Perché niente si può fare. L’area infatti non è stata ancora formalmente consegnata dai costruttori a cui è stato negato il collaudo finale, come ci hanno confermato in Comune. Questo perché tutta l’area del quartiere è ancora oggetto di indagine e finché il procedimento penale in corso non sarà concluso, non si potrà muovere una foglia, come ha stabilito la Procura.
E proprio nei giorni scorsi la polizia provinciale e la guardia di finanza hanno sequestrato nuova documentazione in Comune sull’area già sottoposta a sequestro di via delle Industrie e sulla vendita dell’ex piattaforma ecologica, anch’essa sequestrata pochi giorni dopo i procedimenti in via Meucci e, appunto, in via Guido Rossa.
Solo quando ci sarà la consegna definitiva dell’intera area, compresa la piazza, il supercondominio potrà decidere autonomamente come modificarne eventualmente l’arredo.
Nel frattempo alle mamme non resta che spostarsi nel parco nei pressi del campo di calcio Scirea, che, però, va detto, non è in ottime condizioni. Il verde è trascurato, i giochi per bambini sono solo due e c’è un’unica panchina. Almeno questo parchetto, di proprietà comunale, potrebbe essere sistemato: sarebbe un (minimo) risarcimento per le mamme di Buccinasco Più.
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