martedì 17 maggio 2011

FaTTi e MisfaTTi nella Grande Città - ep. 14 - Coca nello zainetto della figlia, fuoco nella scuola di Rozzano, integrazione fallita, class action per lo smog a Milano...


MILANO/BUCCINASCO
Nasconde la cocaina nello zainetto della figlia di 8 anni: arrestato 

Zaino in spalla stava scendendo lentamente le scale quando e' stata bloccata dagli agenti del Commissariato Lorenteggio di Milano. "Sto andando a scuola", ha risposto la bambina di soli otto anni. L'orario, pero', le sei di questa mattina ha insospettito i poliziotti che, rovistando nello zainetto, hanno trovato tre dosi di cocaina, un bilancino di precisione e 15 bustine per il confezionamento della droga...

Il sospetto degli agenti, intervenuti in via Lorenteggio, proprio per una perquisizione, sono cosi' risultati fondati. Nell'abitazione della piccola gli agenti hanno trovato, nascosti in un giubbotto, altre 60 dosi di polvere bianca del peso di un grammo ciascuna. Per la madre della bambina e' scattata una denuncia, il padre invece era appena stato arrestato dagli stessi agenti al termine di un lungo inseguimento in auto terminato contro la recinzione di un giardinetto pubblico in via Tiziano a Buccinasco.

Erano le due quando il padre della bambina, Massimo D. di 33 anni, stava viaggiando con una donna sulla sua macchina. All'alt intimato dai poliziotti ha proseguito, ma la sua corsa, durata piu' di tre chilometri, e' finita con un piccolo incidente. Inutile il tentativo dell'uomo di disfarsi di un pacchetto di sigarette contenente tre dosi di cocaina. La perquisizione nell'abitazione dell'amica e dei genitori del 33enne, entrambi residenti a Corsico, non ha portato a nulla. E' bastata un'ulteriore indagine, pero', per risalire al vero indirizzo dell'arrestato: un appartamento in via Lorenteggio a Milano. All'arrivo dei poliziotti, i nonni paterni avevano gia' provveduto ad avvertire la nuora, la quale aveva pensato di disfarsi della droga nascondendola nello zainetto della figlia. La piccola, pero', e' stata bloccata e potrebbe essere affidata a una comunita'. 

Adnkronos

ROZZANO
Vandali danno fuoco a un’aula. Troppo fumo: non si fa lezione 

Vandali a scuola la scorsa notte: tentano di dare fuoco a un’aula. 180 studenti della media di via Garofani senza lezione e smistati in altre scuole ma torneranno sui banchi già questa mattina. Il sindaco Massimo D’Avolio condanna con fermezza il fatto: "Un gesto di pochi che provoca un serio danno a tutta la collettività". La scuola media di via Garofani è finita nel mirino di un gruppo di vandali che si sono introdotti la scorsa notte in maniera furtiva in un’aula del piano terra dopo aver rotto il vetro di una porta antipanico. Una volta all’interno dell’edificio scolastico i teppistelli hanno tentato di provocare un incendio dando fuoco ad alcuni banchi e sedie e tutta l’attrezzatura didattica in dotazione all’aula. Fortunatamente le fiamme non si sono sviluppate all’esterno e l’incendio, per mancanza di ossigeno, si è spento rapidamente senza interessare altre aree dell’edificio. 

Non si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco, anche se il fumo e la fuliggine che si sono sviluppati hanno reso inagibile il corridoio del piano terra. "La responsabilità di questo gesto è di pochi, ma coinvolge l’intera comunità scolastica e offende la dignità di tutti gli studenti, degli insegnanti e di tutti coloro che si impegnano per garantire ai nostri ragazzi una scuola di qualità - spiega il sindaco Massimo D’Avolio - Abbiamo scritto una lettera aperta ai genitori per denunciare il fatto e richiamare l’attenzione sul rispetto per i beni pubblici. Fortunatamente l’episodio è circoscritto e l’inagibilità dell’edificio è stata solo temporanea. 

Ci siamo subito attivati garantendo lo svolgimento delle lezioni presso altre strutture ma già da domani i ragazzi potranno rientrare a scuola". "La notizia mi ha provocato una forte amarezza e delusione – aggiunge Caterina Mallamaci, assessore alle politiche educative – il mio pensiero ora è rivolto a tutti coloro che hanno subito, inconsapevolmente o no, questo danno. Li invito a non permettere mai a nessuno di ledere il proprio diritto di appartenere a una comunità sana e, in particolare a un quartiere di cui andare orgogliosi". Oltre agli arredi scolastici e alla struttura, il principio di incendio ha provocato danni all’impianto elettrico di alcune aule situate al piano terra dell’edificio. Il 17 aprile del 2005 un precedente analogo. Quattro baby piromani incendiarono l’ aula di botanica della scuola media ex Verga causando danni per oltre 40 mila euro. Gli autori dei vandalismi furono costretti a ripulire l’aula e imbiancarla.

di Massimiliano Saggese (Il Giorno 4 maggio)

PROVINCIA
L'integrazione è fallita: metà degli immigrati non si sente italiana 

Migliorano gli indici di integrazione. Ma la metà degli immigrati che vivono a Milano non si sente italiana. Al contrario, la loro identità è ancora fortemente legata a quella del loro Paese d'origine. 
È questo il dato contradditorio che emerge dal XII Rapporto sull'immigrazione nel capoluogo lombardo elaborato dall'Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità). 

In particolare, lo studio rivela che gli indici di integrazione sono in crescita sia nella città di Milano (+ 0,26%), sia nei Comuni della provincia (+0,21). E dati positivi vengono registrati in quasi tutti i capoluoghi della Lombardia, escluse Como (- 0,042%), Sondrio (- 0,010%), Bergamo (- 0,028%), Lecco (- 0,039%) e Lodi (- 0,019%).
  
La ricerca mostra anche che molti cittadini stranieri hanno deciso di acquistare una casa in Italia, e hanno quindi deciso di non tornare al proprio Paese d 'origine, ma di trasferirsi definitivamente in Italia. In particolar e, a Milano le case di proprietà di persone immigrate sono aumentate dal 2% del 1997 al 20% degli ultimi cinque anni. Nello stesso periodo, gli appartamenti di proprietà nei paesi dell'hinterland sono passati dal 5 al 30%. 

Emanuela Meucci CronacaQui 6 maggio 

MILANO 
Inquinamento record. Azione collettiva contro le istituzioni

Respirare aria inquinata? È come bere acqua contaminata o cibo tossico. Con la differenza che molti milanesi sembrano non preoccuparsi per la presenza di alte concentrazioni di Pm10 nell'a tm o sf e ra. Nonostante le polveri sottili provochino gravi danni alla salute. 
Ma i Verdi hanno deciso di dire basta e di appoggiare una class action intentata da 175 cittadini contro il Comune di Milano e la Regione Lombardia, rappresentati dal sindaco Letizia Moratti e dal governatore Roberto Formigoni. Prima udienza, il 5 ottobre. 

MILLE EURO DI DANNI 
La causa è stata intentata dall'avvocato Claudio Linzola, cha ha spiegato che il procedimento prenderà in esame il periodo compreso fra il primo gennaio 2005 e il 2 maggio 2011, il giorno in cui è stato notificato alle istituzioni l'atto di citazione. 
In caso di vittoria alle prossime elezioni, nessun coinvolgimento per Giuliano Pisapia, candidato sindaco del centrosinistra, che ha appoggiato l'iniziativa insieme al capogruppo dei Verdi in consiglio comunale Enrico Fedrighini e al presidente nazionale del partito ecologista, Angelo Bonelli. 

Emanuela Meucci CronacaQui 4 maggio

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