martedì 24 maggio 2011

GRANDE CITTA' - “Vadoinbici”, fatemi strada per favore

La bici come mezzo di trasporto quotidiano, città a misura delle due ruote, cultura di una mobilità sostenibile ciclabile. Non siamo all’estero, ma nella Grande Città.
Dove Legambiente Lombardia ha ottenuto dalla Fondazione Cariplo il finanziamento del progetto “Vadoinbici” che sarà sostenuto anche dai Comuni di Corsico, Cesano, Assago e Buccinasco (ora in forse visto la mancanza del sindaco).  
Perché pensare alla bicicletta come un mezzo da usare solo la domenica? Più o meno così è nata l’idea del Circolo Legambiente “Il Fontanile” di Corsico-Buccinasco che ha colto l’occasione di un bando della Fondazione Cariplo per mettere in pratica un piano di azioni per promuovere la mobilità ciclabile nel nostro territorio...

Il progetto, presentato lo scorso luglio, vinto a dicembre, è partito formalmente a febbraio ma ha bisogno della partecipazione di cittadini e associazioni, affinché diventi “vivo”, come ci ha spiegato Monica Sgaria, ciclista convinta del circolo “Il Fontanile”.  

E il coinvolgimento è  già iniziato. Dopo alcuni incontri tra Legambiente, le associazioni del territorio – un buon numero quelle corsichesi –  tecnici e assessori comunali, il 30 aprile si è svolta una prima iniziativa pubblica e altre ne seguiranno. L’obiettivo è appunto il coinvolgimento della cittadinanza per rendere i nostri comuni vivibili e percorribili in bicicletta.

Tre le azioni di Vadoinbici innanzitutto la realizzazione di un piano della mobilità sostenibile ciclabile: con l’aiuto di Ciclobby – per la parte tecnica – è già iniziata una ricognizione della attuale offerta di servizi e infrastrutture che favoriscono l’uso della bicicletta. In modo da individuare – cosa non certo difficile – criticità e miglioramenti possibili e produrre una mappa dei percorsi ciclabili con le relative schede di progetto.  
L’aiuto dei cittadini, soprattutto di chi già si muove in bici (e tutti i giorni combatte contro un gran numero di ostacoli), è fondamentale. Gli altri, per esempio, potrebbero non essersi accorti che il nuovo ponte che scavalca il Naviglio si può raggiungere tranquillamente in bici dall’alzaia e dal quartiere Burgo ma poi in piazza fratelli Cervi non offre più percorsi per ciclisti. Oppure di quanto sia pericoloso per le bici percorrere il controviale della Nuova Vigevanese. Eppure proprio in viale Italia c’è l’Omnicomprensivo frequentato da numerosi studenti che potrebbero raggiungere la scuola in bici.

“Il nostro obiettivo non è far realizzare nuove piste ciclabili”, ha sottolineato Sgaria, “sappiamo che soprattutto a Corsico molte vie sono troppo strette per farlo, ma almeno si potrebbero definire percorsi protetti”. A seconda della “vocazione” di ciascuna strada, insomma, si potrebbero realizzare zone 30, destinare parte dei marciapiedi alle bici o trovare altre soluzioni.

La seconda azione – da mettere in atto sempre in modo partecipato – consiste in interventi a sostegno della mobilità ciclabile. La terza viene chiamata “territorio amico della bicicletta”, per verificare se e dove il territorio possa rispondere all’esigenza di una maggiore sicurezza degli spostamenti su due ruote. La quarta azione consisterà in una verifica del lavoro fatto.  

“È importante individuare, insieme agli amici di Legambiente e ai cittadini, proposte e soluzioni praticabili per creare vie ciclabili, con interventi strutturali minimi, ma che consentano di percorrere in sicurezza tutto il sud ovest milanese”, ha detto l’assessore all’Ambiente di Cesano Aldo Guastafierro, mentre a Corsico, spiega la collega Rosella Blumetti “abbiamo istituito un indirizzo e-mail al quale i corsichesi potranno inviare suggerimenti, consigli, proposte. Basta scrivere alla e-mail mobilitaetrasporti@comune.corsico.mi.it”.  


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