Il nucleare fa paura e anche l’arte può spiegarlo. Mercoledì mattina, al mercato di via Repubblica, una ventina di studenti della scuola media “Alessandrini – Da Vinci” ha partecipato alla performance “Progetto ombra” di Ruggero Maggi, che ha disegnato per terra alcune sagome per ricordare le ombre sul terreno delle persone rimaste uccise dall’esplosione della bomba di Hiroshima.
Ad accompagnare i ragazzi, c’era l’insegnante di arte e immagine Marzia Baruffo e sul posto, anche la coordinatrice del Simposio Antonella Prota Giurleo, Isabel Jover e Antonio Sormani.
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“Il Simposio internazionale – dichiara l’assessora alle Politiche sociali Lilia Di Giuseppe – proposto dalla Fondazione Istituto Sacra Famiglia, dal Ciessevi, dal Movi e dall’Amministrazione comunale è un’occasione non solo di impegno per i vari artisti provenienti da tutto il mondo che stanno lavorando fianco a fianco con gli ospiti dell’Istituto Sacra Famiglia, ma si è anche aperto al territorio sia con la performance di Maggi, sia attraverso la collaborazione delle scuole e delle associazioni locali, in particolare il Circolo donne Sibilla Aleramo e l’ARCI”.
La performance “Progetto ombra” fu presentata la prima volta nel 1985 alla Biennale d’arte di Bergamo, poi a Dublino e il 6 agosto dell’88 in Giappone.
“Nella mia esperienza e negli incontri che ho avuto con questa performance – sottolinea Ruggero Maggi – non ho mai incontrato persone d’accordo con il nucleare, credo perché ritengono l’energia sì meno costosa, ma anche troppo alto il rischio per le vite umane in gioco”.
Fra l’altro, il tema del nucleare è ritornato di attualità anche per il referendum proposto il 12 e il 13 giugno.
I prossimi appuntamenti
Sabato 21 maggio (fino al 30 maggio), ore 18, in Villa Marazzi, via Dante Alighieri 47, si inaugurerà la mostra contemporanea di artisti italiani ed europei; alle ore 21, cena buffet al Circolo ARCI, in via Turati. Inoltre, domenica 22 maggio alle ore 11, nella Sala delle carrozze di Villa Marazzi, si terrà “Aperitivo in concerto”: musiche per arpa con Mikari Shibukawa.
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