giovedì 12 maggio 2011

Trezzano - Prostituzione: ordinanze annullate ma in arrivo nuovi divieti

L'ordinanza trezzanese contro la prostituzione sulle strade, con relativa sanzione di 500 euro, adottata nell'agosto del 2008 non può essere più applicata. La Corte costituzionale, infatti, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale laddove veniva consentito al sindaco di adottare provvedimenti “a contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato” per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano la sicurezza urbana, anche al di fuori dei casi di “contingibilità e urgenza”. In particolare dell'articolo 54, comma 4 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, come sostituito dall'art.6 del decreto legge 23/5/2008 n. 92 convertito, con modificazioni dall'art. 1 comma 1 della legge 125 del 2008 nella parte in cui comprende la locuzione “anche” prima delle parole “contingibili e urgenti”...


In attesa che il ministro Roberto Maroni, che ha già etichettato la sentenza come un errore, adotti nuove misure legislative, il sindaco di Trezzano sul Naviglio Giorgio Tomasino ha dato mandato al comandante della Polizia locale Giacomo Velardita di individuare possibili soluzioni.


“Sul nostro territorio il fenomeno è endemico – sottolinea il primo cittadino – e concentrato soprattutto in prossimità dell'uscita della tangenziale ovest, nell'area intorno alla Nuova Vigevanese. Negli anni scorsi sono stati adottati diversi provvedimenti, come l'istituzione di una zona a traffico limitato nelle ore notturne e, successivamente al pacchetto sicurezza del ministro Maroni, un provvedimento specifico con relative sanzioni. La decisione della Consulta ci induce a rivedere i provvedimenti assunti, ma non intendiamo in alcun modo abbassare la guardia, anche se è fondamentale la collaborazione con le forze dell'ordine, dai carabinieri alla polizia, che sono le uniche in servizio nelle ore notturne”.
In particolare, la Corte ha ritenuto che venissero violati gli articoli 3, 23 e 97 della Costituzione riguardanti il principio di eguaglianza dei cittadini e di legalità sostanziale in materia di sanzioni amministrative.

A Trezzano, una delle ordinanze prevedeva che “con decorrenza immediata – a partire dall'agosto 2008 – è fatto divieto di effettuare soste occasionali, anche di brevissima durata, con veicoli o seguire manovre repentine che possano costituire intralcio o pericolo alla circolazione stradale, determinate da comportamenti e atteggiamenti contrari alla pubblica decenza, alla moralità sessuale e al naturale riserbo diretto all’adescamento e alla pratica della prostituzione. Il provvedimento, la cui violazione costa la sanzione amministrativa di 500 euro, vale per tutto il territorio comunale e trova applicazione anche nei confronti dei soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada pubblica”.

Contestualmente, l'Amministrazione adottò un'altra ordinanza (che però oggi perde efficacia e verrà sostituita) per sanzionare coloro che imbrattano suolo, edifici pubblici e privati, segnaletica stradale, monumenti, fontane e arredo urbano in generale con scritte o disegni. In questo caso, la sanzione prevista andava da 200 a 600 euro. Oltre all’obbligo di ripristinare lo stato dei luoghi entro quindici giorni dalla contestazione o al rimborso di quanto sostenuto dall’Amministrazione comunale.


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