E’ ormai da qualche mese che, sotto le mentite spoglie delle parole “razionalizzazione della rete”, aleggia su Rozzano il timore che Milano ed Atm abbiano in mente soluzioni drastiche ed impopolari per il tram 15. Soluzioni che vanno da una sua abolizione alla sostituzione con meno ingombranti mezzi su gomma, passando per un forte ridimensionamento del suo percorso, con un nuovo capolinea fissato in piazzale Abbiategrasso, all’altezza della fermata della metropolitana verde...
Prospettive che certo non possono essere accolte positivamente in una città nella quale la linea tranviaria costituisce ad oggi il modo più pratico ed utilizzato per raggiungere il capoluogo senza automobile. Ed anche la futura fermata della metro a Milanofiori, pur mettendo in conto un efficace servizio di navette, non potrebbe soddisfare allo stesso modo le esigenze degli utenti dei mezzi pubblici. La situazione è ovviamente seguita con molta attenzione dall’Amministrazione, che sul tram 15 ha scommesso in passato tanto da mettere in pista un suo prolungamento nel percorso cittadino. Ma, nel frattempo, a mobilitarsi e a coinvolgere la cittadinanza con una raccolta firme è il circolo locale della Lega nord che, come nel vicenda dell’inceneritore, sembra non conoscere remore nel prendere posizione contro quelli che dovrebbero essere i naturali alleati di centrodestra:
“Chiediamo al sindaco Moratti – ha infatti dichiarato Cristina Perazzolo - di rivedere le proprie posizioni in merito a tale assurdo progetto che priverebbe così i cittadini rozzanesi dell’unico mezzo comodo e veloce che direttamente collega la città di Rozzano a quella di Milano. Si chiede non solo che la linea tramviaria 15 venga mantenuta ma che venga potenziata, col prolungamento già predefinito con Atm della linea stessa fino a Rozzano Vecchio! Diversamente i cittadini dovrebbero ricorrere ad altri mezzi non ritenuti altrettanto validi, comodi ed economici per raggiungere il capoluogo milanese”. “Cara Moratti, non ci siamo – ha fatto eco alla consigliera comunale il segretario cittadino Roberto Nadalini -, cara Atm, anziché ridurre i tram uniforma la tariffa interurbana alla urbana, avvantaggiando così tutti i cittadini”.
Sul tema è intervenuto anche il parlamentare del Carroccio Marco Rondini: “L’ipotesi di pensionare i tram di Milano ci vede contrari, non solo perché pensiamo siano un siano uno dei simboli della città che sarebbe brutto veder scomparire. Qui è stato fatto un investimento sicuramente rilevante per l’acquisto dei cosiddetti Jumbo, mi sembra assurdo pensare di dismetterli. E’ un mezzo efficiente ed ecologico che viaggiando su una corsia riservata non appesantisce il traffico a differenza di qualsiasi pulmino che pur verde dovrebbe comunque viaggiare su strada. Se si vogliono fare dei risparmi, si potrebbe iniziare a tagliare qualche poltrona all’interno del Cda di Atm…”.
Nessun commento:
Posta un commento