Nonostante il comune pensare – si ritiene che i detenuti siano soprattutto stranieri anche tra i minorenni – negli ultimi tre anni è stata registrata un’inversione di tendenza nella composizione degli ingressi al Centro di prima accoglienza della Lombardia, la struttura adiacente al carcere "Beccaria" di Milano che ospita i minori in stato di fermo o arresto in attesa dell'udienza di convalida per un massimo di 4 giorni. Nel 2009, infatti, il 39% dei 324 minori accolti presso il Cpa di Milano era costituito da giovani italiani. Un dato sensibilmente in aumento se si considera che fino al 2006 la percentuale di minori italiani accolti presso questa struttura era inferiore al 20%.
L’inversione di tendenza è confermata, d’altra parte, anche dagli ingressi al Beccaria: dei 258 i minori entrati nel 2009, 132 sono italiani (il 33%), il resto stranieri. Nel 2006 invece la percentuale di italiani era del 20%...
Lo ha reso noto Flavia Croce, direttrice del Centro, in occasione della firma di un protocollo per l’attivazione di un progetto socio-educativo di sostegno ai giovani in carcere, a Palazzo Isimbardi.
I reati più diffusi sono quelli contro il patrimonio (furti e rapine), seguiti dai reati collegati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Pochi, invece, i casi di reati contro la persona, che sono tuttavia in aumento. Quanto ai minori segnalati, anche a seguito di denunce a piede libero, presso gli Uffici di Servizio sociale a Milano e Brescia nel 2009 sono stati 2180, di cui 1334 italiani (il 61%). Infine, ha comunicato Croce, 316 sono stati i ragazzi affidati a comunità nel 2009, il 55% italiani. In linea i dati della Procura: nel 2008 la percentuale di ragazzi italiani denunciati alla Procura dei minorenni è stata il 58% del totale.
Nessun commento:
Posta un commento