Cesano - Piscina, Negri (Pd): "Dal Pdl solo vanagloriose operazioni di propaganda"

In occasione del consiglio comunale d’urgenza del 9 giugno scorso, le forze di maggioranza hanno espresso, attraverso un documento di indirizzo, il loro invito rivolto alla Giunta e al sindaco di acquisire parte delle quote della Cesano Sport Management, la società che si occupa della realizzazione della piscina comunale. Tale soluzione, seppur non esente da rischi, ci mette però al riparo dalla possibilità di un lungo contenzioso giudiziario che potrebbe affossare definitivamente il completamento della struttura e dovrebbe garantire, oltre all’apertura estiva dell’impianto esterno, tempi decisamente più rapidi per la definitiva consegna dell’opera ai cesanesi. Tutto è discutibile, ma quando si è forza di governo (o si ha l’ambizione di diventarlo) bisogna soppesare le alternative possibili ed assumersi l’onore di una decisione...

Il centrodestra cesanese, invece, ha pensato bene di abbandonare l’aula senza esprimere il proprio voto, sebbene in precedenza avesse assunto una posizione ben chiara sul tema. Le stesse forze politiche, infatti, avevano inviato una lettera al sindaco invitandolo con veemenza a rescindere il contratto con la società Cesano Sport Management. Poi, però, in Consiglio Comunale non si sono espressi conseguentemente. Perché tale brusco viraggio? La prima (fiacca) motivazione addotta dalla PDL è stata: “Non conosciamo abbastanza bene i contorni della faccenda”. Peccato che il consigliere D’Ercole, con dovizia di particolari ci avesse intrattenuto durante l’assemblea con una precisa ricostruzione di tutto l’iter della piscina! E peccato che lo stesso aindaco, in occasione di incontri informali, avesse spiegato alla minoranza lo “stato dell’arte” della piscina.

Più recentemente, leggiamo un comunicato dello stesso partito, in cui il coordinatore Agnusdei motiva la decisione di abbandonare l’aula per “lasciare alla maggioranza l’onere di risolvere il pasticcio di cui è responsabile”. Ancora più difficile da comprendere le argomentazioni della Lega, proprio a un livello squisitamente logico: “Siamo contrari quindi non votiamo”. Abbiamo cercato di spiegargli che quando si è contrari si dovrebbe votare contro. Ma hanno comunque deciso di abbandonare l’assise.

 Ciò detto, è vero che le responsabilità politiche presenti, passate e future sono principalmente in capo alla maggioranza: noi non ci tiriamo indietro. Ma è anche vero che pure chi non comanda dovrebbe assumere delle posizioni chiare, che coerentemente si dovrebbero rispecchiare in un voto, per poi essere nelle condizioni di poter spiegare agli elettori le motivazioni delle proprie scelte. Ecco: sulla piscina il centrodestra cesanese non ha fatto nulla di tutto ciò. Ora, di fronte allo spiazzamento subito, cerca di recuperare con vanagloriose operazioni di propaganda.