Meno 500.000 euro nel 2010. Meno 1.300.000 euro nel 2011. Meno 2.100.000 euro nel 2012. “Se le cose non cambiano, verrà messo a repentaglio lo stesso funzionamento dei servizi essenziali”: non usa mezzi termini l'assessore alle Finanze e al Bilancio del Comune di Corsico Gino Muzza. La recente manovra chiede ai Comuni italiani, che hanno contribuito al risanamento dei conti pubblici per 2 miliardi e 500 milioni nel periodo 2004-2008, un ulteriore sacrificio di oltre 4 miliardi, pari al 9% della spesa totale, che “a causa della rigidità della parte corrente del bilancio – spiegano alla direzione scientifica Ifel-Anci – corrisponde a una riduzione del 30% della spesa per investimenti”...
“Stiamo già lavorando al nostro interno – dice la sindaca Maria Ferrucci – per valutare dove sarà possibile risparmiare, analizzando eventuali razionalizzazioni degli spazi oggi utilizzati dai nostri uffici e chiedendo ai dipendenti di condividere un percorso di revisione anche organizzativa di tutta la macchina comunale, al fine di valorizzare le risorse umane e garantire risposte efficaci a bisogni sociali che sono, purtroppo, in continuo aumento. Per fortuna il nostro Comune ha un bilancio sano, con un indebitamento pari all'1,32%, quindi ben al di sotto del 15% consentito. Però, se non ci saranno modifiche alla manovra, ridistribuendo i pesi dei sacrifici anche sugli apparati statali e non solo sulle autonomie locali – prosegue la sindaca – non so quali interventi saranno necessari se si vorrà rispettare il patto di stabilità interno”.
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