martedì 15 giugno 2010

Corsico - Zanini: nell’obiettivo la storia di una città

Era innamorata della realtà che la circondava e con il suo amore e il suo lavoro ha generato memoria. Quella memoria che ora resta a noi grazie al suo immenso archivio e al ricordo di chi non la dimentica.
Odilia Zanini, scomparsa da qualche mese, ha raccontato Corsico, ha raccolto le foto di chi l’ha preceduta, ne ha ricostruito le tradizioni e i cambiamenti, da quando ancora la sagra di Corsico si svolgeva sulle sponde del Naviglio con l’albero della cuccagna e tutta la gente era in festa. O quando ancora nei cortili del centro storico c’erano i vecchi mestieri. E c’erano le aziende che hanno fatto la storia del nostro territorio. E i volti di tanti corsichesi, i nonni dei papà di oggi.
Su tutti loro, su tutto questo, si è posato lo sguardo di Odilia Zanini e “Con lo sguardo della Zanini” la Fondazione Presenza insieme alle associazioni Noi di Corsico e Amici di Buccinasco (e con il patrocinio dei comuni di Buccinasco e Corsico) ha omaggiato la fotografa corsichese con una mostra curata da Tarcisio Sanzani...


Per l’inaugurazione all’Antica Stazione di Posta venerdì 11 giugno i corsichesi erano numerosi. Gli amici, il figlio e i nipoti, i cittadini a ricordare episodi e riconoscersi o intravedere pezzi di infanzia.
È toccato a Sanzani spiegare la genesi della mostra, nata “da un’idea corale”. È l’idea espressa nel titolo: l’associazione Noi di Corsico ha selezionato le tante immagini raccolte da Odilia – dalle foto alle vecchie cartoline – pensando ai suoi occhi su Corsico. Per accompagnare le foto, poi, l’associazione ha recuperato scritti e poesie di corsichesi (molti in dialetto) che rendono ancora più vivo il ricordo della città, di quando ancora la città era “solo” un paese.
“Lei conosceva bene i corsichesi”, ha detto la sindaca Maria Ferrucci, “le prime fototessera, ancora ragazzina, le ho fatte da lei e ricordo ancora che sempre si stabiliva una contatto umano”. Anche col passare degli anni Odilia Zanini ha continuato a partecipare alla vita della città: “Voleva far crescere gli altri e questa è una dote delle persone grandi”.  
“La fotografia è capace di ricordare qualcuno e qualcosa che ha fatto la storia”, ha concluso il padrone di casa Renato Caporale. “E l’esempio di Odilia Zanini, e di questa mostra, ci permette di ripartire tutti insieme per mettere insieme e realizzare esempi nuovi”. 

Nessun commento:

Posta un commento