La piscina riaprirà, è già stato detto. E a ricordarlo ai cesanesi ci ha pensato bene il Partito democratico che subito dopo il voto in Consiglio comunale ha diffuso un manifesto per celebrare l’evento. Cosa ci sia da festeggiare visto il ritardo e l’incompletezza, è poco chiaro, ma tant’è, ognuno è libero di autocelebrarsi, i democratici cesanesi sono in buona compagnia.
E come spesso accade a livello nazionale – dall’una e dall’altra parte – non tutti sono d’accordo sui metodi e sulla sostanza di certi provvedimenti. A Cesano accade proprio sulla piscina, ma non solo. Come vi abbiamo raccontato riportando la cronaca del Consiglio comunale del 9 giugno, l’ordine del giorno con cui il sindaco chiedeva un indirizzo ai consiglieri sulla strada da intraprendere sul nuovo centro sportivo ha visto la minoranza lasciare l’aula e il consigliere del Pd Filippo Capuano esprimere un voto contrario...
In precedenza, sull’altra questione “scottante” degli ultimi mesi – il nuovo cimitero – invece per “responsabilità politica” aveva scelto di non partecipare alla seduta: anche il quel caso non era d’accordo con quanto deciso dagli altri (tanto da chiedere il rinvio di quindici giorni per poter meglio approfondire).
“Fin dall’anno scorso eravamo a conoscenza dei problemi, prima di aprire l’operatore aveva chiesto una delibera con una variante del progetto in cui nulla si diceva a carico di chi sarebbero state le nuove spese”, spiega Filippo Capuano che ricorda come tutto l’iter sulla piscina, fin dall’inizio, è stato seguito al sindaco, lui, infatti, aveva la delega per progetti speciali (tra cui anche il cimitero), che non competevano quindi all’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Ursino.
“Tre mesi fa sono riprese le trattative mentre i costi lievitavano”, continua Capuano. Si cercava dunque una soluzione per poter aprire questa estate: “La mia posizione, fin dall’inizio è stata chiara: ho chiesto chi (e come, con quali fondi) avrebbe ripianato il piano economico-finanziario del gestore: acquistando le sue quote il Comune si espone a coprire le spese e lo fa tramite la Società Patrimoniale di cui è socio unico. Fino ad oggi nessuno mi ha risposto e d’altra parte la Progetto Cesano srl non ha ancora chiuso il bilancio 2009. Io vorrei capire dove si prendono i soldi”.
Lei in Consiglio ha detto che ci sarebbero altre soluzioni oltre a quella proposta e adottata dal sindaco.
In Consiglio io ho chiesto più tempo per approfondire ogni aspetto e valutare tutte le opzioni possibili, ma ci tengo a precisare che la mia posizione è stata trasparente: ho garantito il numero legale con la mia presenza e il mio partito non è stato sorpreso dal mio voto, tutti sapevano che sarei stato contrario all’ordine del giorno.
Cosa chiede?
Occorreva trovare una soluzione concordata che potesse garantire il riequilibrio del piano economico-finanziario. Ad oggi noi consiglieri non abbiamo avuto a disposizione tutti i documenti, il piano io non l’ho visto. Tra cimitero e piscina avremo un’esposizione finanziaria di 400 mila euro all’anno, dove li prenderemo?
Ma cosa succede all’interno del partito e della maggioranza, quali percorsi avvengono prima di arrivare in Consiglio comunale?
Abbiamo avuto più incontri all’interno del gruppo di partito, ho scelto invece di non partecipare alle riunioni di maggioranza perché non ne condivido la modalità: secondo me dovrebbero partecipare solo i capigruppo, aprendole a tutti e avendo poco tempo per parlare risultano solo uno strumento che impedisce discussioni approfondite. Aggiungo che questa maggioranza fin dal subito ha dimostrato insofferenza rispetto a chi pone questioni che non riceve mai risposte convincenti: io non mi metto di traverso per questioni personali, di ruolo, ma credo di conoscere a fondo la macchina amministrativa, sono stato per cinque anni capogruppo e per dieci assessore. Per gli altri conta solo la fiducia nel sindaco.
Di fatto chi è spesso in disaccordo con le decisioni di sindaco e Giunta siete lei e il consigliere Ursino, assessori uscenti non riconfermati. Si ha la percezione che i vostri “no” dipendano da questioni personali.
Queste sono polemiche che qualcuno vuole alimentare, a partire da sindaco e Giunta. È più facile attaccarci a livello personale anziché rispondere sulle singole questioni. E non è vero che abbiamo detto no a tutto, un esempio è il voto sul bilancio che ci ha visto favorevoli.
Lei non è più assessore.
Non nego che in un primo momento, l’anno scorso, mi sono arrabbiato perché avevo avviato progetti importanti che avrei voluto seguire, come il teleriscaldamento, il fotovoltaico per gli edifici comunali, il progetto di una global service, la stessa convenzione sul gas ora approvata. Avevo chiesto di farmi completare questi progetti per poi passare il testimone ad altri. E invece ho saputo dell’estromissione con una semplice telefonata da parte del sindaco dopo 5/6 giorni dalle elezioni: avrebbe potuto dirlo prima. Ora comunque apprezzo questo nuovo ruolo perché ho più tempo per me e la mia famiglia.
Si sente isolato anche nel partito?
Un po’ sì, anche se meno che con l’attuale Giunta. Non approvo certe decisioni prese senza condivisione, per esempio del manifesto sulla piscina non se ne è parlato.
La non riconferma nel ruolo di assessore diventa sempre la chiave di lettura del nostro operato a prescindere dal merito delle questioni. Se questo fosse il mio reale sentimento, avrei avuto occasione più volte di fare “imboscate”alla maggioranza che faticosamente siamo riusciti ad eleggere. Ma le mie convinzioni, come per il consigliere Ursino, sono altre e cioè quelle di continuare a dare un contributo positivo all’azione amministrativa per il bene della comunità cesanese, oltre a quello di sostenere il nostro giovane Partito, di contribuire alla sua crescita e alla sua affermazione.
Da cosa dipendono dunque i contrasti? Perché si è trovato in disaccordo su questioni importanti come piscina e cimitero?
È soprattutto una questione di metodo, lo abbiamo visto fin dall’inizio con l’elezione del presidente del Consiglio comunale. Poi con la legge regionale sul Piano Casa: la Giunta aveva presentato una prima ipotesi che prevedeva l’applicazione della normativa a tutta Cesano (sarebbe stato possibile ampliare per circa 80.000 metri cubi le strutture ALER al quartiere tessera). Dopo un proficuo lavoro svolto dall’intero gruppo del PD e avere raggiunto un’intesa unanime in Commissione Territorio prima e in conferenza dei Capi Gruppo successivamente, il sindaco, pur di non approvare la proposta del suo gruppo consiliare, si è auto-emendato direttamente in consiglio comunale con delibera di esclusione dell’applicabilità della norma a tutto il territorio comunale pur sapendo che tale decisione si presta a censura di illegittimità.
Poi la questione del cimitero.
Come per la piscina in Consiglio comunale io ho chiesto un rinvio per approfondire anche insieme al resto del Consiglio. Le proposte della CMB (che gestisce il cimitero, ndr) sono state gestite dal sindaco e quando con Negri e Ursino abbiamo avuto un incontri direttamente con CMB per capire meglio le varie posizioni è stato come se avessimo compiuto un atto di "lesa maestà". E prima del Consiglio il sindaco si è presentato al partito con la lettera di dimissioni, anziché discutere nel merito di un atto che condizionerà la vita amministrativa del nostro Comune per i prossimi 40 anni.
E ora tocca al PGT.
Il percorso sul PGT è positivo. Il sindaco e la Giunta inizialmente hanno presentato un documento che verteva esclusivamente su aspetti urbanistici. Da un’analisi di merito nel partito abbiamo evidenziato delle carenze e la discussione ha prodotto un documento di sintesi (ancora non ufficiale) che secondo me ha un’importanza di rilievo anche perché è scaturito dall’opportunità di avere accesso a tutti i documenti.
Una nuova via?
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