“Vi sono famiglie e comunità che da anni convivono con uno o più biacchi in giardino, serpenti non velenosi che solitamente nel mese di maggio hanno maggiore visibilità per via della loro attività di accoppiamento; di questi animali bisogna apprezzare il lavoro di guardia e pulizia rivolto contro topi, ratti, talpe, al punto che può veramente diventare un animale facente parte della comunità domestica”: l'Asl interviene sulla vicenda dei biacchi alla materna don Sturzo. E lo fa con una lettera del responsabile del distretto di Rho e del veterinario dirigente dell'azienda sanitaria provincia di Milano 1.
“Il servizio veterinario dell'Asl – si legge nella lettera – può effettuare interventi mirati al riconoscimento di specie, ma non prevede per questa specie un servizio di intervento se non con attività di informazione coinvolgendo eventualmente ditte specializzate alla cattura”.
E in più: “Propongo di favorire e sostenere le iniziative volte a informare gli allievi delle scuole su problemi ecologici di casa nostra”...
Poi viene suggerito anche di pulire le aree verdi, “evitando accumuli di sterpaglie, di legno e altri materiali”. “Cosa che – sottolinea il sindaco, Vincenzo D'Avanzo – facciamo costantemente, anche con procedure straordinarie disposte subito dopo forti temporali, con il vento che provoca la rottura di piccoli rami o accumuli di fogliame”.
Cosa fare, allora, per allontanare questo “terribile” Hierophis viridiflavus, più conosciuto nel milanese come scurzon (o scurson), che si sposta regolarmente per procacciarsi cibo o un partner per l'accoppiamento e che, quando scappa, è talmente rumoroso da farsi notare? L'Asl sostiene che “L'intervento di una ditta di disinfestazione può essere auspicato nel caso di una infestazione massiva”.
“L'avvertenza – conclude la lettera – comunque rimane quella di non uccidere i serpenti. Basta battere con qualcosa per terra per farli scappare”.
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