martedì 29 giugno 2010

Cesano - Il Comune snobba i cittadini che possiedono gli animali

Riceviamo e pubblichiamo una lettera da un lettore cesanese - I lavori in corso presso il parco di via Patellani sono la prova definitiva che il Comune si disinteressa, fino a snobbare, gli amici a 4 zampe e i loro padroni.
L’Amministrazione non è mai stata più chiara di così: “L’area cani verrà tolta a favore di un parcheggio, di un’area per anziani e di un’area per bambini”.
Lo sconcerto è totale.
“I cittadini sono stanchi…”, dice l’Amministrazione comunale, “dei bisogni puzzolenti dei cani e dei padroni che non raccolgono le feci. Per colpa di queste persone negligenti….l’area cani verrà tolta anche in via Patellani”.
Forse il Comune di Cesano si sente come un padre, un fratello maggiore che vuol punire con un bastone o con uno schiaffo morale una certa categoria di cittadini e i loro animali...


Un atteggiamento di questo genere ricorda vagamente il pensiero di Erode ai tempi della nascita di Gesù: per non sbagliare, eliminare tutti i figli primogeniti. Meglio uccidere gli innocenti che rischiare di lasciare in vita il colpevole!
Con la soppressione dell’area cani di via Patellani (un’area che viste le dimensioni del fatiscente recinto non è mai stata considerata neanche dalle istituzioni) il Comune vuole guarire il mal di testa con una decapitazione.
Portare il sacchetto è obbligatorio per legge e spetta al Comune fare applicare le leggi, come spetta al Comune, a fronte della legge per le autonomie locali, far rispettare i diritti degli animali. Nei più evoluti paesi e città italiane (senza andare all'estero) è previsto uno spazio minimo di 6 mq per cane nei parchi cittadini. Ma evidentemente Cesano non è tra i paesi più evoluti, o almeno non lo sono i suoi amministratori (che probabilmente non hanno cani).
Nessuno si è mai preoccupato di alzare e allargare il recinto; di mettere un distributore di sacchetti (come in tutte le città tedesche, francesi e spagnole); di mettere un cartello in cui viene spiegato il concetto della raccolta dei bisogni dei cani (per combattere la pigrizia o l’ignoranza di alcuni proprietari di animali); di spostare al centro del parco (lontano dalle zone abitate che confinano con i recinti) le aree cani.
Persino l’ufficio dei diritti degli animali, istituito da poco e presente solo il mercoledì, è in imbarazzo: la volontà è tanta… ma poi alla fine sono i proprietari dei cani che devono riunirsi e formare una sorta di gruppo per far valere la propria voce. L’idea è ottima: si potrebbe istituire anche il gruppo dei cittadini elettricisti (per i lampioni mal funzionanti); il gruppo dei cittadini delle strade dissestate; il gruppo dei cittadini per le aiuole delle rotonde; il gruppo dei cittadini pensionati con la minima; il gruppo dei cittadini con il pappagallino in casa; il gruppo dei cittadini dotati di autovettura per la regolazione della viabilità. Insomma: creiamo gruppi per tutte quelle categorie di servizi per i quali il Comune dovrebbe fare bene….e…invece fa male! Meglio non fare a questo punto!
La gente è indignata….e il Comune pensa al paesaggio del mulino bianco.
Giampaolo Stranci

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