La squadra di manutenzione del Comune di Cesano Boscone non si arrende al trasferimento alla Progetto Cesano srl, la società patrimoniale interamente di proprietà dell’Amministrazione comunale. Ma la volontà politica è stata espressa chiaramente dal Consiglio comunale che con l’approvazione del bilancio di previsione ha stabilito che le risorse per i loro stipendi si arresteranno a fine giugno. In seguito, quindi, verranno trasferiti.
Ora, però, non è escluso che il Comune sia costretto a rivedere le proprie decisioni.
I rappresentanti sindacali dei lavoratori comunali hanno indirizzato una lettera a sindaco e Consiglio comunale in cui chiedono di non trasferire la squadra, perché questa sarebbe “un’opzione non più percorribile”.
I sindacati scrivono, infatti, che “come è noto la recente ‘manovra estiva’ ha disposto, tra l’altro, per i comuni fino a 30 mila abitanti, la cessazione delle partecipazioni al 31/12/2010, prevedendo il trasferimento delle quote o azioni o la messa in liquidazione”...
Se a luglio la squadra venisse trasferita, entro fine dicembre l’Ente dovrebbe dunque tornare a internalizzarne il personale, “giacché l’unica alternativa sarebbe mettere in gara il ramo d’azienda, compreso il personale: ipotesi, quest’ultima che sancirebbe la definitiva privatizzazione delle attività”. Ma l’Amministrazione ha sempre detto di non volerlo.
La “manovra estiva” a cui fa riferimento la lettera – e di cui si parla quotidianamente su giornali e tg – “è un decreto-legge (il D.L. 78/2010, ndr), ancora non convertito in legge dal Parlamento”, precisa l’assessore al Bilancio Francesco Francica, “niente è definitivo (pensiamo per esempio all’eliminazione delle province) ed io sono convinto che dismettere società partecipate che consentono una maggiore flessibilità al governo delle amministrazioni locali non sia una decisione che possa essere presa da un giorno all’altro”.
A sua volta l’Ente, per ora, non può decidere in merito a cambiamenti relativi alla Progetto Cesano srl né tantomeno alla squadra di manutenzione.
“Comunque”, precisa l’assessore, “non c’è la volontà politica di tornare indietro”. È quanto deciso – votato – in Consiglio comunale.
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