"Non solo la mela di Biancaneve era avvelenata. Ad ognuno di noi, infatti, potrebbe capitare di comprare una bella mela lucida al mercato e scoprire che contiene non uno, ma ben quattro veleni: è il caso di uno dei campioni esaminati in Lombardia, in cui l'Arpa ha trovato tracce di azinfos metile, captano, clorpirifos e iprodione. Ciascuna di queste sostanze aveva valori di contaminazione entro i limiti previsti ma nulla sappiamo di cosa avvenga quando i veleni si mischiano nel sacchetto della spesa che ogni giorno entra nelle nostre case. A questi pesticidi poi si sommano i contaminanti industriali, come i policlorobifenili (Pcb) e le diossine, trovati in Lombardia nel 3,7 dei campioni di latte bovino, nel 2,4% di uova di gallina e nello 0,8% dei campioni di carne bovina". Parte da questi numeri la campagna di Legambiente che oggi ha presentato il dossier nazionale "Pesticidi nel Piatto"...
"L'agricoltura continua ad essere ostaggio dell'industria dei fitofarmaci”, dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, “basti pensare che nella sola Pianura Padana vengono impiegati ogni anno 560mila quintali tra fungicidi, insetticidi ed erbicidi, dei quali ben 30mila quintali classificati molto tossici: solo un illuso potrebbe pensare che una parte di questi veleni non finisca, inevitabilmente, nella nostra dieta”.
“Secondo le analisi Arpa, nella nostra regione sono stati riscontrati casi di campioni irregolari, e che quindi non dovrebbero trovarsi sui banchi alimentari, per quanto riguarda le clementine, i finocchi, le patate, l'olio, le pere, l'uva e il prezzemolo. Complessivamente l'1,2% dei quasi 1000 campioni alimentari prelevati da Arpa nel 2009 sono letteralmente avvelenati da pesticidi”, sottolineano gli ambientalisti (Fonte: Omnimilano).
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