Riceviamo e pubblichiamo - Il gruppo consiliare “Insieme per Cesano Boscone” manifesta la sua totale contrarietà al voto favorevole che il Sindaco Vincenzo D’Avanzo, in rappresentanza dell’intera amministrazione comunale, ha espresso circa l’ampliamento dell’insediamento produttivo dell’azienda Schattdecor di Rosate, multinazionale che produce film plastici durante l’Assemblea dei sindaci lo scorso 16 gennaio. Il voto così espresso crea un nuovo clamoroso precedente che priva il Parco del bene più prezioso: la terra. Quel voto mette in discussione il principio stesso per il quale il Parco è nato: proteggere una vasta area della provincia di Milano dall’urbanizzazione spinta per permettere lo sviluppo dell’agricoltura e la conservazione del territorio, della flora, della fauna e del paesaggio...
Un voto che è stato condotto senza alcun confronto con le forze politiche che con il primo cittadino condividono il governo di Cesano Boscone. Dunque, un voto sbagliato sia nella forma, sia nella sostanza. Un voto che fa compiere all’amministrazione comunale di Cesano Boscone un enorme passo indietro. Culturale, innanzitutto.
Negli ultimi anni Cesano Boscone si è contraddistinta per politiche ambientali all’avanguardia: dalla realizzazione di un intervento di riforestazione di 18 ettari, all’innovazione tecnologica per il miglioramento dell’efficienza della raccolta differenziata e della produzione di energia rinnovabile anche nei quartieri più popolari.
Possibile che l’ampliamento dell’azienda in questione non poteva essere compiuto in uno dei tanti capannoni o edifici dismessi della provincia conciliando così i posti di lavoro e la salvaguardia del parco? Possibile che si fatica a comprendere come tale atto possa mettere a rischio il futuro delle famiglie di agricoltori, ristoratori, albergatori, commercianti e artigiani che pur tra mille difficoltà vivono oggi delle ricchezze del Parco? Possibile che si metta in discussione la qualità della vita delle tante famiglie cittadine che pur vivendo in uno dei posti più urbanizzati e inquinati d’Europa possono trovare a pochi chilometri da casa spazi verdi ricchi di cultura e natura?
La grave crisi occupazione che colpisce soprattutto le nuove generazioni non può andare in contrapposizione con l’esistenza del Parco Agricolo Sud Milano. Solo un’obsoleta e poco lungimirante idea di sviluppo può concedere l’ampliamento di una singola attività economica a scapito del futuro di un intero territorio che fa della terra la ricchezza più preziosa.
Il gruppo consiliare “Insieme per Cesano Boscone” per gli Ecologisti e le reti civiche
Un mio commento sulla vicenda:
RispondiEliminahttp://simonblacks.wordpress.com/2012/02/02/insieme-per-cesano-o-per-rosate-una-contraddizione-di-fondo/
Simone Negri - Capogruppo PD Cesano Boscone
Carissimo Simone, l'articolo sarà pure "violento" però i toni da te usati nei nostri confronti lo sono ancora di più. Ti ricordo che non siamo solo una lista civica e che in questi mesi siamo impegnati in un progetto di costruzione di una rete nazionale di Ecologisti e Civici in cui i Verdi (partito nazionale) hanno aderito.
RispondiEliminaTi rispondo con l'articolo pubblicato su questo magazine dal tuo coordinatore di zona (Bottero), mettetevi daccordo.
http://www.sionomagazine.com/2012/01/grande-citta-bottero-sul-ptcp-il.html
La tua risposta evidentemente non vale solo per noi ma anche per le tante associazioni di agricoltori del parco e associazioni ambientaliste che in questi giorni hanno manifestato il loro disappunto per tale decisione.
Aldo Guastafierro Assessore alle politiche di tutela ambientale Cesano Boscone
Credo che il comunicato degli ecologisti cesanesi vada nella direzione di non far ripetere alla maggioranza di Centrosinistra l'errore fatto sul voto del Parco Sud anche nell'approvazione del Piano di governo del territorio.
RispondiEliminaIl capogruppo del Pd sembra mettere in discussione la sensibilità ambientale della forza politica che ha la delega alle politiche ambientali.
Se è davvero convinto di questo il consiglio comunale potrebbe essere il luogo per verificare il lavoro svolto da "Insieme per Cesano" in questi 3 anni.
Il confronto potrebbe essere costruttivo per un'azione di governo più incisiva.
Andrea
Aldo,
RispondiEliminaio non mi sono espresso nel merito del voto sul Parco. Mi sono espresso sull'inopportunità del vostro comunicato stampa dato che sostenete l'amministrazione e uscite di questo tipo non sono mai opportune.
Non si capisce quindi perché il mio commento andrebbe contro le associazioni degli ambientalisti e degli agricoltori. Io ho scritto di voi e basta.
Su Bottero, si tratta di una posizione assolutamente personale. La posizione del PD sul PTCP (altro argomento) è quella espressa dal capogruppo Provinciale Mauri:
Posizione_PD_sul_PTCP
Quanto alla vostra sensibilità ambientalista, non l'ho affatto messa in dubbio. Anzi l'apprezzo. Mi limito a dire però che non ne avete l'esclusiva.
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro" e non sui giochetti politici pseudo-sinistrorsi o pseudo-ecologisti. In questo senso l'occupazione dovrebbe essere un valore morale prevalente rispetto a queste beghe da cortile.
RispondiEliminaIl signor FCoraz è al corrente di quanti posti di lavoro sono legati al Parco agricolo? Agricoltori, artigiani, ristoratori, commercianti...
RispondiEliminaE secondo lei quanti "Agricoltori, artigiani, ristoratori, commercianti" sparirebbero se l'insediamento produttivo della Schattdecor di Rosate ottenesse l'ampliamento?
EliminaUno dei motivi, forse uno tra i principali, percui le aziende estere NON investono in Italia è questa lobby ambientalista/ecologista percui, per rispettare il verde, è diventato assai difficile costruire. Il caso dell'IKEA in Toscana è sintomatico.
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/01/30/news/barroso_boccia_la_toscana_ikea_sei_anni_per_i_permessi-29038946/
invece IKEA a Corsico è una figata... ma vaa laaaaa Fabio!!!
EliminaRino non è che sei anche il solito radical chic che critica l'IKEA e poi ha la casa piena dei suoi mobili? Saresti coerente quanto quegli scrittori che criticano Berlusconi ma hanno la Mondadori come casa editrice.
RispondiEliminafcoraz, solo due o tre, mangio anche la carne e uso la macchina, dimentichi sempre che sono ecologista e non ambientalista, io voglio vivere bene con uno sviluppo sostenibile. Sui posti di lavoro all'IKEA ti invito a parlare con qualche dipendente... poi capisci.
RispondiEliminaSono radicale solo sulla legalità e sui diritti dei bambini.
La storia dello "sviluppo sostenibile" significa che una nuova fabbrica a Rosate rappresenta un vulnus alla tua coscienza ecologista, che usa quotidianamente materie plastiche ma che gli da fastidio rendersi conto che da qualche parte questi materiali li hanno prodotti.
RispondiEliminaUn po' come la cattiva Ikea, che sfrutta i lavoratori (tu invece dovresti informarti anche sulle condizioni dei lavoratori dei mobilifici non GDO).
fcoraz, io mi informo su tutto per quanto posso. Sviluppo sostenibile è il contrario di speculazione e sfruttamento, si alle fabbriche se sono sostenibili e piazzate nel posto giusto,,, se invece si specula sulla pelle dei lavoratori non va bene.
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